Alopecia: un problema anche per le donne
Se credevate che la caduta e perdita dei capelli fosse un problema solo maschile, dovrete cambiare idea. La nostra specialista ci mostra perché.
Di cosa si tratta?
Parliamo di alopecia nel caso di caduta dei capelli che può essere temporanea, cronica, precoce o tardiva, con cause molto diverse: ormonali, fisiche, genetiche, o psicologiche.
Può essere temporanea?
Sì, ad esempio nel caso di calvizie da stress, dovuta a traumi o disturbi psicologici. Oppure nel caso di Telogen Effluvium acuto, che dura tra i 3 e i 6 mesi: un fenomeno che può essere legato ad una perdita improvvisa di peso, a scompensi ormonali, al parto. Se supera però i sei mesi, parliamo invece di Telogen Effluvium cronico. In altri casi, come si diceva, la caduta dei capelli può essere dovuta ad alterazioni ormonali, carenza di ferro, di alcune vitamine, oppure in seguito di una serie di malattie infettive, della tiroide o stress. Curato il problema, che solo uno specialista può individuare, i capelli tornano a crescere.
E quando non è temporanea?
Se è ereditaria parliamo di alopecia androgenetica, che nel caso femminile viene chiamata alopecia androgenetica femminile. In questo ultimo caso, i capelli si assottigliano di diametro e si diradano nella parte centrale della testa: si tratta di un fenomeno che colpisce molte donne, con l'avanzare dell'età. Ma può essere anche il segnale di una Sindrome dell'ovaio policistico. Un'altra forma di calvizie non "temporanea" è anche l’alopecia areata, che presenta caratteristiche diverse e più complesse.
Quali sono i sintomi?
Dipende da caso a caso, ma di solito la caduta dei capelli è asintomatica. Alle volte può essere presente un senso di fastidio, detto tricodinia, che si può associare a prurito, quando si sommano altre patologie che coinvolgono il cuoio capelluto. Come nel caso dell'alopecia areata, possono essere colpiti anche barba e peli del corpo.
Come si cura?
Per prima cosa il medico deve porre una diagnosi per tranquillizzare il paziente, e secondariamente ridurre il suo stato di stress. Il paziente, poi, dovrà seguire la terapia data dallo specialista, che varia da caso a caso.
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