Sfida delle mamme, la Polizia Postale: è una truffa

La "Sfida delle mamme", la catena di Sant'Antonio che negli ultimi giorni invita le madri a postare su Facebook foto dei figli che le rendano fiere, è una truffa: il monito dalla Polizia Postale a "tornare in voi".

La sfida delle mamme: la catena di Sant'antonio è un virus, il monito della Polizia Postale.


La sfida delle mamme ha mandato le mamme nel panico. Convinte di aderire a una catena di Sant'Antonio in salsa social che sprizza l'orgoglio materno, hanno accettato l’invito a “postare 3 foto che mi rendano felice di essere mamma" e sono cascate in una delle reti del web. Una delle peggiori, che rischia di inviare le immagini dei piccoli dritte dritte ai siti pedopornografici. Tanto che la Polizia Postale ha lanciato dalla pagina ufficiale Una vita da social un monito dai toni dibattuti: “Mamme. Tornate in voi. Se i vostri figli sono la cosa più cara al mondo, non divulgate le loro foto in Internet. O quantomeno, abbiate un minimo di rispetto per il loro diritto di scegliere, quando saranno maggiorenni, quale parte della propria vita privata condividere. Se questo non vi basta, considerate che oltre la metà delle foto contenute nei siti pedopornografici provengono dalle foto condivise da voi”. Insomma, anche se la tentazione fa la mamma ladra - l’invito recita: "Sono stata nominata da tizia per postare 3 foto che mi rendano felice di essere mamma, scelgo alcune donne che ritengo siano grandi madri” - è bene resistere per rispetto dei figli, indifesi e indifendibili nella peggiore delle ipotesi.      

Un messaggio forte e chiaro che ha colpito nel segno: in meno di 48 ore è stato condiviso quasi 9mila volte, macinando più di 4mila like e una caterva di commenti. Per lo più di madri che ribadiscono il concetto, citando ciascuna il proprio lato virtuoso che, in tempi di child birth che proiettano in rete i figli ancora neonati, le ha trattenute dalla tentazione di mostrare al mondo (social) quanto bello o bella fosse la loro creatura. Ma non solo, perché il monito a tenersi alla larga dalla catena ha stizzito alcune madri che non hanno gradito i toni del post. 

Al punto che gli agenti della Postale sono tornati sull’argomento per dissipare ogni fraintendimento: "Buongiorno a tutti, ci dispiace constatare che qualcuno non ha capito il senso di questo post - recita il post in risposta ad alcuni commenti - . Noi ci limitiamo a darvi consigli, poi ognuno è libero di fare come vuole. La nostra casella messaggi è piena di richieste d'aiuto riguardo al furto di foto. Qualche settimana fa una pagina Facebook ha organizzato un concorso (non ufficiale) ‘Vota il bambino più bello’. Centinaia sono state le foto mandate da genitori. Ripeto una pagina, non un profilo. Che fine faranno quelle foto? Ve lo siete mai chiesti? Quello che a volte può sembrare un gioco ingenuo per alcuni si è trasformato in un vero e proprio incubo". Nel dubbio, è meglio pensarci due volte, insomma, che la sfida delle mamme è proteggere i loro piccoli.

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