Diede fuoco alla compagna incinta: condannato a 18 anni

Paolo Pietropaolo è stato condannato a 18 anni per tentato omicidio e stalking: diede fuoco alla sua compagna, Carla Ilenia Caiazzo, incinta all'ottavo mese.
Il Tribunale di Napoli ha condannato a 18 anni Paolo Pietro Paolo imputato per tentato omicidio e stalking. © Stefano Tinti/123RF

 

 
Diciotto anni per tentato omicidio e stalking: si conclude così il processo a Paolo Pietropaolo, il 40enne che il primo febbraio 2016 diede fuoco a Carla Ilenia Caiazzo, la sua compagna di due anni più giovane,  incinta all'ottavo mese, poi salì in macchina, guidò come un pazzo, si schiantò contro un guardrail e, infine, si arrese, confessando tutto, in lacrime, ai carabinieri.
 
Mentre lui veniva accompagnato in caserma, lei, trasportata d'urgenza all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, prima partoriva con un taglio cesareo Giulia Pia poi veniva trasferita al Centro grandi ustionati dell'ospedale Cardarelli di Napoli per affrontare le ustioni che le ricoprivano il 45% del corpo. Oggi, dopo 20 interventi e una sentenza che le ha reso giustizia fa i conti con una vita da ricostruire, una figlia da crescere e un passato da dimenticare. 
 
Riavvolgere il nastro di quello che è successo a Pozzuoli il mattino del primo febbraio è più doloroso del solito. Perché se la violenza sulle donne è sempre ingiustificabile, quando la vittima è una donna incinta e quando di mezzo c’è una bottiglia d’alcol che lascia intendere una premeditazione, lo è ancora di più. 
 
La lite tra Carla Ilenia Caiazzo, 38 anni, estetista, e il suo ex compagno Paolo Pietropaolo, 40 anni, precedenti per droga, rampollo di una famiglia benestante dei campi flegrei, è scoppiata sotto casa, in via Vecchia delle Vigne, davanti al civico 68. Una zona residenziale di villette e giardini. La coppia discute, i vicini pensano al solito alterco: i due si conoscono da quand'erano bambini, capita. E invece ad un certo punto lui le rovescia addosso l’alcol, le dà fuoco e scappa, lasciandola in preda al terrore. È solo grazie alla prontezza di un vicino che prima di chiamare il 118 ha spento le fiamme con la pompa per bagnare le piante se Carla Ilenia e Giulia Pia sono sopravvisstute. 
 
"Mi tradiva e ho perso la testa", ha confessato 24 ore dopo Paolo Pietropaolo al magistrato di Cassino, il carcere dove ha tentato il suicidio (non il primo) ingerendo degli psicofarmaci. Il fatto, stando alle ricostruzioni degli inquirenti, è che Carla Ilenia e Pietropaolo non stavano più insieme da tempo: secondo la zia della ragazza, lei lo aveva lasciato mesi prima ma mai gli avrebbe negato il suo ruolo di padre. Un ruolo che oggi è del tutto inimmaginabile.
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