Film sull’adolescenza: la top 10 per genitori e figli
Film sull’adolescenza capaci di intrattenere per una serata in famiglia sia i genitori che i figli? Nella cinematografia non c’è che l’imbarazzo della scelta, tra classici e commedie leggere ecco la top 10 della redazione.
Film sull’adolescenza: come affrontare sul set questo periodo tanto delicato? Nella storia del cinema molti registi esordienti e altrettanti nomi navigati si sono cimentati in questa avventura creando pellicole adatte a intrattenere sia i genitori che i figli. Dalle commedie più leggere e romantiche ai film che aiutano davvero a riflettere sul periodo da teenagers ecco la top 10 della redazione di film sull’adolescenza.
Trainspotting (1996)
Classico immortale della cinematografia, Trainspotting è un film del 1996 tratto dal romanzo (omonimo) di Irvine Welsh, pubblicato nel 1993. Inserito nel 1999 al decimo posto nella lista dei migliori 100 film britannici del XX secolo dal prestigioso British Film Institute, la pellicola diretta da Danny Boyle è stata anche presentata fuori concorso al 49esimo Festival di Cannes. La trama è nota e parla della dipendenza dall’eroina di un gruppo di adolescenti scozzesi impegnati, tra tentativi di riabilitazione e commesse di droga, a rifuggire una vita normale. Da vedere, assolutamente.
Jack Frusciante è uscito dal gruppo (1996)
Stesso anno di uscita ma tutt’altro tenore di pellicola per Jack Frusciante è uscito dal gruppo, il film di Enza Negroni tratto dal romanzo di Enrico Brizzi che conta sulla recitazione di un giovanissimo Stefano Accorsi (Alex) e di un altrettanto adolescente Violante Placido (Adelaide). Caposaldo tra i film sull’adolescenza dei trentenni di oggi, la pellicola non fu, in effetti, troppo apprezzata dalla critica che condannò la poca aderenza della trasposizione filmica con il romanzo originale. Adatto per una serata di relax un po’ “vintage”.
Il giardino delle vergini suicide (1999)
Sofia Coppola nel 1999 esplora il mondo dei film sull’adolescenza con la pellicola drammatica, e dalle tinte evidentemente dark, Il giardino delle vergini suicide. Il film racconta di cinque sorelle sul punto di diventare donne che sono oggetto dell’interesse dei giovani del paese nel quale vivono. Questa dedizione morbosa dei ragazzi, però, si scontrerà con il suicidio della ragazza più piccola dopo il quale l’interesse voyeuristico dei compaesani crescerà ancora trasformandosi in qualcosa di perverso.
Quasi famosi (2000)
Quasi famosi (Almost Famous) è un film scritto e diretto da Cameron Crowe che, arrivato nei cinema americani nel 2000, ha avuto subito un buon successo. Le ragioni sono presto dette: la storia parla infatti del 15enne William Miller un aspirante giornalista musicale molto precoce al quale viene affidato, dalla rivista Rolling Stone, il compito di seguire in tour la band degli Stillwater. Apprezzato e apprezzabile soprattutto per l’approfondimento sulla musica degli anni 70 è una pellicola da vedere, soprattutto per i genitori che restano fan irriducibili del rock and roll.
Sognando Beckham (2002)
Uscito nel 2002 e diretto da Gurinder Chadha, Sognando Beckham è un film sull’adolescenza interpretato da Parminder Nagra e Keira Knightley che racconta la storia di una giovane ragazza indiana immigrata a Londra dove la sua famiglia sogna per lei un futuro brillante in un collage prestigioso. “Peccato”, però, che la giovane abbia una grande passione per il calcio e che sogni una carriera simile a quella del suo idolo, David Beckham. Un sogno che, alla fine, sarà destinato a realizzarsi a dispetto di tutto e di tutti.
A Cinderella story (2004)
Ennesima trasposizione filmica della favola di Cenerentola, A Cinderella Story è una pellicola di Mark Rosman che, uscita nel 2004, vede Hilary Duff nei panni della protagonista. La trama resta quella dell’orfanella vessata da una matrigna cattiva e da due sorellastre malvage ma il tutto assume un’aria più contemporanea. Un esempio? Non c’è nessuna scarpetta di cristallo, ad andare perduto (e poi ritrovato) è un cellulare.
Mean Girls (2004)
Commedia leggera ma ricca di buoni sentimenti, Mean Girl è un film sull’adolescenza nel senso più classico. La pellicola di Mark Waters, infatti, racconta la storia della protagonista Lindsay Lohan che cerca di inserirsi in una classe che inizialmente le è ostile ma che poi finirà con l’accettarla. Per questo, però, la giovanissima Lindsay sarà costretta a nascondere la sua natura più autentica salvo poi ritrovarsi grazie all’amore e all’appoggio della sua famiglia. Leggero ma stimolante.
Noi siamo infinito (2012)
Più sostanzioso nei contenuti, Noi siamo infinito è un film sull’adolescenza di Stephen Chbosky che racconta la storia del 15enne Charlie costretto a rinunciare alla sua ingenuità dopo l’inaspettato suicidio del migliore amico. Uno shock che aiuterà questo giovane pasticcione e un po’ outsider a trovare il suo posto nel mondo preparandosi a diventare adulto grazie all’appoggio e al carisma dei ragazzi più grandi.
Io e te (2012)
Bernardo Bertolucci, nel 2012, si dedica al tema dell’adolescenza con il film Io e te portando sullo schermo la storia di solitudine e complicità tra un fratello e una sorella separati da una grande differenza d’età ma anche da molti problemi quotidiani, in primis la solitudine per lui e la droga per lei. I giovani, però, riusciranno a trovarsi e ad aiutarsi dopo una settimana trascorsa nascosti nella cantina della loro casa. Un ottimo film sull’adolescenza che farà riflettere genitori e figli.
Il ragazzo invisibile (2014)
Gabriele Salvatores, nel 2014, porta sul set la storia dell’adolescente Michele, ragazzo triestino che vive con la mamma dopo la morte del papà. Il ragazzo invisibile è il racconto delle vicissitudini tipicamente adolescenziali che il giovane protagonista vive, vittima di bullismo e rifiutato dalla ragazza che ama, fino a quando non scopre di avere un super potere: la capacità di diventare invisibile. Una scoperta destinata ad avere conseguenze importanti sulla sua vita e sulla quotidianità di quanti lo circondano.
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