Cattivo odore intimo: le cause e le cure
Quando si soffre di problemi di cattivo odore intimo, le cause possono essere molteplici. Ecco come risolvere efficacemente il fastidio, con i consigli del dottor Filippo Murina.
Cattivo odore intimo: un problema di cui si parla poco, soprattutto tra le più giovani, ma per il quale è importante trovare una soluzione. Può essere infatti spia di un semplice disturbo, oppure essere un disagio passeggero. Ma è bene capire da cosa può essere causato, come ricorda il dottor Filippo Murina, responsabile del servizio di patologia vulvare dell'Ospedale Buzzi di Milano.
Cattivo odore vaginale, qual è la causa?
Quando è occasionale, è legato alle variazioni di acidità della vagina (cioè il ph), che possono originare occasionale cattivo odore vaginale, sovente correlato alle modificazioni ormonali del ciclo mestruale.
Quando invece il cattivo odore intimo si manifesta da più tempo?
La persistenza del problema o la sua continua recidività può essere correlata ad una forma d’infezione batterica, definita vaginosi.
Quali esami vanno fatti contro il cattivo odore intimo?
Un’accurata visita ginecologica eventualmente associata ad un tampone vaginale, sono elementi fondamentali per formulare una corretta diagnosi.
Quali trattamenti con l'infezione batterica?
L’adeguata diagnosi indirizzerà l’uso di antibatterici e di antimicotici con schemi corretti e scientificamente provati. L’uso di lattobacilli vaginali ad azione protettiva, potrà essere ulteriore presidio preventivo.
Quali sono le buone norme di igiene intima?
L’adeguata igiene intima deve prevedere l’utilizzo di detergenti delicati, idratanti e con proprietà tali da ridurre al minimo la modificazione dei meccanismi di difesa naturale della cute dei genitali esterni.
L'alimentazione può incidere sull'odore dei genitali?
La riduzione di un’eccessiva assunzione di zuccheri e carboidrati può essere utile nella prevenzione della candidosi vulvovaginale ricorrente.
Quando è consigliabile andare dal ginecologo?
Quando il cattivo odore si associa ad una persistenza di sintomi quali prurito, bruciore, difficoltà nei rapporti sessuali e un incremento di perdite vaginali sono elementi che devono indurre a consultare il medico di base o il ginecologo.
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