Perdite bianche: quei piccoli fastidi che ci tormentano
Le perdite bianche sono comuni a tutte le donne, che siano prima del ciclo per l'ovulazione o in gravidanza. Rispondiamo alle domande più frequenti su questo fenomeno.
Parlare della propria intimità non è semplice. A volte però affrontare l’argomento delle perdite bianche, senza tabù, può tranquillizzarci. Una panoramica delle domande più frequenti che potrebbero fare arrossire più di una donna.
Perdite bianche prima del ciclo o in gravidanza
Assolutamente no. Le perdite bianche, o leucorrea, sono delle secrezioni vaginali del tutto normali. Prodotte dalla vagina e dall’utero, appaiono durante la pubertà e durano per tutta la vita. Alla vista, sono di colore bianco tendente al giallo e hanno una consistenza densa. Possono essere più o meno abbondanti a seconda della fase del ciclo mestruale e dei momenti della vita; per esempio, aumentano prima dell’ovulazione o durante la gravidanza.
Le perdite bianche svolgono un’azione pulente e lubrificante della vagina; inoltre, facilitano la risalita degli spermatozoi verso l’utero al momento dell’ovulazione e, di conseguenza, la fecondazione dell’ovulo.
Igiene intima
Tecnicamente, le perdite bianche svolgono esse stesse un’azione pulente delle parti intime; inutile quindi cercare di eliminarle aumentando la frequenza dei lavaggi. Ciò rischia anzi di indebolire l’ecosistema vaginale, dando luogo a infezioni e micosi varie. Per sentirsi più fresche e asciutte durante la giornata, si possono utilizzare dei proteggi - slip assorbenti.
Peridite gialle
Se le perdite cambiano colore, diventano verdi o tendenti al marrone, o se cambiano aspetto (spumose o appiccicose) e sono maleodoranti, bisogna consultare un ginecologo. Difatti, possono essere il sintomo di un’infezione vaginale, soprattutto se accompagnate da sensazione di irritazione, bruciore, prurito o dolore durante i rapporti sessuali.
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