Violenza sulle donne: l'opuscolo in Emilia Romagna per aiutare le mamme

L’Assessorato per le Pari Opportunità della Regione Emilia Romagna e il Tribunale per i Minori di Bologna insieme contro la violenza sulle donne con l’opuscolo che spiega la tutela assicurata alle mamme e ai loro bambini. 

L’Assessorato per le Pari Opportunità della Regione Emilia Romagna e il Tribunale per i Minori di Bologna in vista della Giornata contro la Violenza sulle donne hanno pubblicato un opuscolo dedicato alle mamme maltrattate dai partner.

 

Mentre si avvicina la Giornata contro la Violenza sulle donne (prevista per il 25 di novembre), i fatti di cronaca rendono questa tematica strettamente e tristemente attuale continuando a raccontare di chi, per mano di questa violenza ingiustificata e selvaggia, è stata uccisa. Morti che non hanno un senso e che, spesso, coinvolgono anche i figli che si trovano – all’improvviso – “senza mamma per colpa di papà”. 

Fermare questa spirale di odio, o almeno provarci, però, è possibile e il metodo può essere quello di aumentare la consapevolezza nelle vittime su quelle che sono le possibili tutele per mamme e bambini in caso di violenze domestiche. Così l’opuscoletto pubblicato e distribuito dall’Assessorato per le Pari Opportunità della Regione Emilia Romagna e dal Tribunale per i Minori di Bologna analizza molte tra le alternative possibili, ricorda il numero antiviolenza e le strutture pronte a fornire un supporto e dipana molti dei dubbi che queste donne si trovano ad affrontare. A partire da una domanda, struggente nella sua semplicità, che dà il titolo alla pubblicazione: “Se chiedo aiuto mi porteranno via i bambini?”.

No – assicurano gli esperti – spiegando che “se una mamma accudisce bene i suoi bambini e vuole proteggerli dalla violenza il Tribunale per i Minorenni cerca di aiutarla”. E dalle domande sui figli si passa così a quelle sui compagni del tipo “E se lui va in prigione per colpa mia?”, non c’è nessuna “colpa” ricorda l’opuscolo perché “picchiare, minacciare, aggredire sono dei reati e chi commette un reato va incontro a delle conseguenze ma chi subisce violenze non è responsabile di questo”. 

Ma – immagina il team di esperti – il dubbio sulla denuncia o meno può sorgere anche nel caso in cui il compagno sia violento nei confronti della mamma ma non verso i bambini. “E se il papà non ha mai picchiato i bambini perché se la prende solo con me?” Il consiglio è, anche in questo caso, quello di reagire subito perché i bambini si accorgono della situazione e ne soffrono. “Un bambino – risponde infatti l’opuscoletto – vede e sente molto di più di quanto gli adulti non credano. Se la mamma subisce violenza, il bambino soffre profondamente perché vorrebbe aiutarla e proteggerla”. Proteggerla “dal carnefice” che però, spesso, la vittima - da parte sua - tende a giustificare al grido di “Forse è colpa mia, forse lo provoco”. Nulla di più falso – continua il libretto – perché “discutere, litigare, avere opinioni diverse fa parte della quotidianità delle relazioni ma una vita basata sul silenzio e sulla paura è una vita infelice e ci sono istituzioni pronte a dare aiuto per cambiarla”. 

E cambiarla è possibile per la serenità della mamma. E indispensabile per la vita dei bambini.

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