Francia, la colletta di ferie per il papà della piccola col tumore

“Sono felice che papà resterà con me”. Parola di Naëlle, 5 anni, alle prese con la chemioterapia per sconfiggere quel tumore ai reni di 13 centimetri rimosso lo scorso dicembre. Una battaglia che, grazie alla solidarietà dei colleghi di lavoro del papà, non dovrà combattere da sola. I colleghi, infatti, si sono appellati alla legge del 9 maggio 2014 che consente di donare un periodo di riposo a chi ha un figlio malato. In questo caso, i giorni devoluti al 31enne Jonathan Dupré con la colletta, sono 350.  

Siamo a Neufchâtel-en-Bray, a nord di Rouen, Alta Normandia, l’uomo lavora alla vetreria Pochet: “Per i vari esami medici e la prima chemioterapia - ha raccontato alla rivista francese Le Réveil - avevo utilizzato tutte le giornate di ferie e riposo, il mio direttore allora ha capito la difficoltà in cui mi trovavo, mi ha parlato della legge del 2014 e ha convocato una riunione con i colleghi e l'ufficio risorse umane e la sua proposta è stata accolta”.

Una notizia che ha alleggerito la pressione sostenuta nell’ultimo anno da Jonathan e sua moglie Marine: dopo la diagnosi e l’operazione per rimuovere il tumore, infatti, la piccola dai capelli biondi e le fossette sulle guance, ha avuto delle complicazioni a un polmone, da cui si è ripresa con fatica prima di iniziare le 31 settimane di chemio a cui deve ancora sottoporsi. Ma ora che al suo fianco ci sarà anche papà Jonathan sarà tutto più semplice: che la battaglia per la vita abbia inizio.