Omofobia o no? Eleonora Daniele litiga con Mario Adinolfi
A “Estate in diretta” un ragazzo gay racconta di essere stato cacciato da uno stabilimento balneare, Eleonora Daniele lo difende e Mario Adinolfi invita tutti a ridimensionare la vicenda. Fine del dibattito con Vladimir Luxuria.
Eleonora Daniele protagonista di una lite con Mario Adinolfi a "Estate in diretta". L'argomento del contendere un caso di (presunta) omofobia.
L'omofobia (vera o presunta) ancora al centro della polemiche con la lite furibonda tra Eleonora Daniele e Mario Adinolfi scoppiata davanti alle telecamere di Estate in diretta. La conduttrice, infatti, si è infuriata con il giornalista reo – secondo l’ex gieffina - di aver minimizzato il caso raccontato da un ragazzo gay al quale è stato proibito l’accesso a uno stabilimento balneare.
Il giovane ha raccontato a cuore aperto dell’umiliazione subita insieme a un gruppo di amici per non essere stato accettato in una spiaggia a causa, secondo lui, del suo orientamento sessuale. La Daniele, dallo studio, non ha saputo trattenere un attimo di commozione: ”Vorrei uscire dalla telecamera e venire ad abbracciarti – ha commentato, aggiungendo che - sicuramente quello schiaffo ti ha fatto male per tanti motivi e stai soffrendo per l’umiliazione di un gesto del genere”.
Immediata la reazione del giornalista che ha ridimensionato la vicenda attribuendo le cause del divieto ad altri problemi tra il giovane e la proprietaria del centro, ricordando poi di quante volte nella sua vita qualcuno l’ha chiamato “ciccione”. “Non si può dire che è un caso di omofobia quando è un’altra storia – è infatti intervenuto Adinolfi - qui vogliamo fare i giornalisti o l’ideologia? Avrò litigato cento volte in vita mia e mi avranno detto ciccione. È discriminatorio? Avreste fatto la puntata?”.
“Certo” ha replicato subito l’evidentemente contrariata conduttrice “perché uno schiaffo non si può darlo per qualsiasi motivo. Noi stiamo raccontando un fatto, tu non puoi fare di un’erba un fascio: qui nessuno vuole propagandare un bel nulla. Ma quale ideologia? Noi stiamo raccontando la storia di un povero ragazzo che sta piangendo, ma come si permette?”.
Dimostrazioni di solidarietà anche da Vladimir Luxuria che ha messo la parola fine al diverbio. “Se anche c’erano altri motivi il semplice fatto che questa signora, per allontanare questo ragazzo, abbia usato parole omofobe è già grave anche questo”. Dai proprietari dello stabilimento nessuna replica. Per ora.
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