Ubble: il test (online) che svela quanto vivrai
Lo chiamano il test della morte. La rivista scientifica Lancet parla di Ubble, questionario online in grado di predire la longevità a breve termine. In base a tredici domande su salute e stile di vita.
Basteranno tredici domande a predire la nostra vita - o meglio, la dipartita? A quanto pare sì, soprattutto se a rispondere è una persona di mezza età che vuole sapere se e quanto rischierà nei prossimi cinque anni. Ovviamente sempre e solo per cause legate al proprio stato di salute.
A parlarne per primo è stato il The Lancet, autorevole e serissimo giornale scientifico. Che ha analizzato il lavoro di Ubble, progetto di ricerca che ha raccolto una enorme quantità di dati sulla popolazione inglese, in base ai quali gli scienziati che lo hanno inventato (il professor Erik Ingelsson della Uppsala University e il dottor Andrea Ganna del Karolinska Institutet) hanno prodotto le fatidiche domande (13 per gli uomini, 11 per le donne).
I quesiti, disponibili online, possono aiutare a quantificare, statisticamente, il tasso di longevità nei successivi cinque anni dei soggetti tra i 40 e i 70 anni - a patto che siano inglesi, peraltro, visto che su di loro si basa tutto il lavoro. Infatti i ricercatori hanno vagliato, letteralmente, la vita di mezzo milione di cittadini britannici, i cui dati hanno permesso di arrivare ad un algoritmo che declina centinaia e centinaia di fattori correlati alla morte. Chi volesse comunque provare dall'Italia, si troverà di fronte a domande sul proprio essere o essere stato fumatore, una auto valutazione del proprio stato di salute, un calcolo di quanto usi la macchina, una analisi dello stile della propria camminata, ma anche domande sulla familiarità con alcune patologie che mettono a rischio di morte prematura.
Questo detto, nel Regno Unito il tasso di mortalità di questo gruppo di età è relativamente basso e si aggira attorno al 2%. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, nessuna domanda indaga sul peso o sull'Indice di massa corporea. Piuttosto, fumare ovviamente è tra le abitudini da evitare, e si scopre che è meglio dedicarsi ad una passeggiata veloce che ad un lento trascinarsi di piedi. Anche vivere in coppia aiuta, così come (misteri della statistica) avere due macchine.
Essendo un test online, ha spiegato Andrea Ganna, i risultati vanno presi con le pinze: "Ovviamente hanno un grado di incertezza e non vanno assolutamente interpretati come una previsione deterministica". Anche se, mai come in questo caso, verrebbe da dire che uomo informato, mezzo salvato.
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