Striscia la Notizia: la maga sudamericana costa il posto a Fabio e Mingo

Gli inviati pugliesi di Striscia la Notizia accusati dal Gabibbo: "Servizi falsi", immediata le replica: "Siamo sempre stati ligi alle indicazioni". E la rete si scatena con l'hashtag #fabioemingo: "Che brutto essere licenziati da un pezzo di moquette con la bocca".


Il Gabibbo spiega ai telespettatori l'addio di Fabio e Mingo: Servizi falsi. La replica: Seguivamo le indicazioni.


Non è stata colpa di un maxi giro di prostituzione internazionale e nemmeno di un carico da 18 kg di cocaina, Fabio e Mingo sono stati messi alla porta da Striscia la Notizia a causa dei servizi falsi. A smentire le scatenate (e fantasiose) illazioni della rete a proposito dell'inaspettato addio degli inviati pugliesi ci ha pensato il Gabibbo che, alla fine della puntata di martedì 5 maggio, ha dato la sua versione della cacciata. "Cari spettatori - ha esordito il celebre pupazzo rosso del tg satirico - parliamo di Fabio e Mingo e della loro redazione. Abbiamo acclarato che il caso di qualche tempo fa della maga sudamericana non esiste e anche il caso del falso avvocato era una messa in scena. A noi già questo basta"

Dunque Tapiro in casa, tanti saluti e appuntamento in tribunale perché, chiosa la mascotte simbolo del programma, "Seguiranno azioni legali per accertare le responsabilità. Non tutti hanno la nostra sensibilità". La sensibilità, però, c'entra poco secondo i diretti interessati che, già nel corso della serata, hanno ribattuto. "Ci meravigliamo per il contenuto delle frasi riportate dal Gabibbo nella trasmissione  - hanno scritto Fabio e Mingo - perché ci siamo sempre prodigati per rendere al meglio la nostra prestazione di attori nell'ambito dei servizi, prodotti esclusivamente nel rispetto delle precise indicazioni ricevute". Indicazioni chiare, quindi, portate avanti, continuano "assecondando, sempre, gli autori del programma nella scelta e nelle modalità di esecuzione dei servizi stessi".

Insomma Fabio e Mingo non ci stanno ad essere accusati di aver concepito, in autonomia, i servizi falsi e rimandano la patata bollente agli autori del programma. Adesso per conoscere il sequel di questo divorzio televisivo bisognerà attendere le prossime puntate ma, nel frattempo, la rete ha lanciato l'hashtag #fabioemingo invocando clemenza per i due, al grido di "così fan tutti", e soprattutto sottolineando che "chi ti licenzia è sempre un pupazzo". Il Gabibbo replicherà ancora? Il web lo attende al varco. 

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