1 Maggio, la festa dei lavoratori tra dati Istat e hashtag
La Festa dei Lavoratori celebrata in rete, dal doodle di Google, e fuori aspettando il concertone a Roma. Ma il 1 maggio fa riflettere soprattutto guardando i dati Istat: tra i giovani quasi uno su due è senza lavoro, la risposta sui social.
Google celebra il 1 maggio con un doodle dedicato alla Festa dei Lavoratori. Ma i dati Istat sulla disoccupazione fanno riflettere.
Un giorno di vacanza ma anche un'occasione di riflessione e di eventi: ecco il primo maggio, festa dei lavoratori. Google festeggia la giornata con un doodle ad hoc e, per tutto il Belpaese, si susseguono eventi e aperture speciali aspettando il classico “concertone” che vedrà sul palco allestito in Piazza San Giovanni a Roma (e trasmesso, come di consueto in diretta su Rai 3) una impressionante compagine di artisti, da J-Ax ad Alex Britti, passando per Noemi, i Bluvertigo e Goran Bregovic.
Mentre Milano celebra l’apertura di Expo 2015 non mancano, però, gli avvenimenti in tutta la penisola che continueranno per tutto il fine settimana con le visite gratuite ai musei statali in occasione della prima domenica del mese. Ma non di sole feste si compone questa giornata dedicata ai lavoratori che vuole ricordare le lotte operaie e, convenzionalmente, si fa risalire al maggio del 1886 quando a Chicago si svolse la rivolta di Haymarket che fu sedata nel sangue. Ufficializzata in Europa solo tre anni dopo, dai delegati socialisti della Seconda Internazionale di Parigi, la festa arrivò in Italia nei primi anni del ‘900 e le celebrazioni furono interrotte durante il ventennio fascista per riprendere definitivamente a partire dal 1947.
Ricordando il passato e guardando al futuro, questo 1 maggio 2015 vuole essere più che altro un’occasione di riflessione sull’attuale tasso di disoccupazione in Italia che, dati Istat alla mano, è risalito oltre il 13% e, tra i giovani, riguarda quasi una persona su due con la disoccupazione al 43%. E i social non stanno a guardare raccogliendo sotto l’hashtag #1maggio speranze e auguri rivolti soprattutto a chi un lavoro non ce l’ha per una celebrazione che sia all’insegna della solidarietà e dell’integrazione. Oggi come ieri.
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