Maternità in Italia: la fotografia di Save the Children

11 neonati su 100 hanno una mamma under 25 anni mentre 280 bebè sono figli di over 50. Il rapporto di Save the Children sulla Maternità nel 2013 fotografa la situazione in Italia e avverte: le nascite continuano a calare. 

L'11% delle neo-mamme ha meno di 25 anni mentre cresce il numero delle gravidanze per le over 50.


Le “giovani” mamme in Italia sono l’11% mentre aumenta il numero di 40enni e 50enni alle prese con la maternità. A fotografare le incursioni della cicogna nel Belpaese ci pensa il rapporto, firmato da Save the Children, “Mamme in arrivo” che raccoglie informazioni utili sul mestiere dei genitori dal “percorso nascita” ai consigli utili per l’accudimento del nuovo arrivato. Un vademecum indispensabile per le neomamme che inizia da un’interessante panoramica sulla maternità Made in Italy. 

Si scopre così che l’1% delle donne partorisce in casa, nel 29% dei Punti Nascita si fanno meno di 500 parti l’anno e quasi 400 neonati ogni anno vengono lasciati in ospedale. Al momento del parto la tendenza sembra essere quella di ricorrere al cesareo e i primi vagiti avvengono in sala operatoria per più di 1 bambino su 3 con punte ancora più elevate in Campania (61,5%), Molise (47,3%), Puglia (44,6%) e Sicilia (44,8%). 

E anche se la mortalità infantile in Italia è ancora tra le più basse del mondo bisogna, però, stare attenti perché il dato è tristemente in crescita almeno nel Mezzogiorno. A detenere il triste primato è la Sicilia dove, su mille nati vivi, 4,8 bambini perdono la vita entro il primo anno seguita dalla Campania (4,1) quindi dal Lazio (3,9) e dalla Liguria (3,8).  

Ma capita anche che sia la neo-mamma ad aver bisogno di un aiuto che può essere medico, perché la depressione post-partum riguarda quasi 50mila donne, o economico visto che il 13,8% dei bambini nascono e vivono in famiglie in povertà assoluta. Brutte notizie anche sul fronte dei sevizi territoriali per i più piccoli: la copertura degli asili nido pubblici riguarda, in media, solo il  13% dei bambini e scende molto in alcune regioni come la Calabria e la Campania dove ad andare a scuola tra 0 e 2 anni sono solo il 2% dei potenziali giovani scolari. 

Ed è proprio su questo punto che Save the Children chiama a raccolta le istituzioni. "Con questo rapporto - spiega la direttrice dei Programmi Italia-Europa Raffaela Milanoabbiamo cercato di documentare le disfunzioni di una rete sanitaria che, pur essendo riconosciuta come una delle migliori al mondo, non assicura dappertutto le condizioni di sicurezza fondamental, e abbiamo posto l’attenzione sull’insieme di servizi, misure e politiche che dovrebbero essere messe a disposizione della mamma e della coppia affinché il parto e la maternità siano vissuti in modo positivo”.  Adesso, dati alla mano, attivarsi sembra indispensabile. 


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