Gino Paoli lascia la presidenza della Siae
Investito dall'indagine della Guardia di Finanza, Gino Paoli ha rassegnato le sue dimissioni da Presidente della Siae. Si dichiara "certo di non aver commesso reati" e deciso a "difendere la mia dignità di persona per bene".
Da fustigatore a fustigato: Gino Paoli, che nel 2013 tuonava contro gli occupanti del Teatro Valle di Roma dandogli degli evasori arroganti, oggi è sulla graticola. Da una parte c'è la Guardia di Finanza che gli contesta due milioni di euro portati in una banca svizzera dribblando le regole - soldi che, secondo l’inchiesta, sarebbero i proventi in nero di concerti alle Feste dell’Unità -; dall'altra c'è la Rete che riscrive le sue canzoni. Canzonandolo, s'intende. Lui, nel frattempo, ha ufficializzato le sue dimissioni dalla presidenza della Siae e non smette di difendendersi dalle accuse dichiarandosi "certo dei miei comportamenti - scrive in una lettera - e di non aver commesso reati" e perciò "voglio difendere la mia dignità di persona per bene".
La vicenda va tutta raccontata al condizionale perché di certo, al momento, ci sono le indagini (non le indiscrezioni che trapelano) e il subbuglio della rete che non si è lasciata sfuggire l'occasione di reinterpretare i testi di alcune delle colonne sonore della musica italiana. Basta cercare l'hashtag #Gino Paoli e gli ironici arrangiamenti di Sapore di mare, Il cielo in una stanza, Quattro amici al bar e La gatta scorre a fiumi: "Sapore di soldi", "Eravamo quattro amici al bar che non volevano pagare il conto", "Questo conto non ha più pareti", "Il cielo in una banca", "C'era una volta una tassa".
La vicenda ha scaldato anche gli animi politici spaccando il Movimento 5 Stelle tra chi ne chiedeva le dimissioni dalla carica alla Siae e chi, come Grillo, invoca clemenza: "Premetto che Gino Paoli è mio amico - ha scritto l'ex comico sul suo blog - e quindi potrei essere considerato poco obiettivo. Ma a questo gioco al massacro di una persona di 80 anni non pregiudicato, mai inquisito, per alcunché, che mi risulti, io non ci sto! I cittadini sono diventati vittime sacrificali, mostri da sbattere in prima pagina senza che possano difendersi. Io non ho mosso i miei contro Gino Paoli".
Quando tutto ciò sarà finito non potrà che vedere se la lunga storia d'amore con i suoi fan avrà retto o non gli resterà che constatare "Son rimasto io da solo al bar".
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