Piercing, tatuaggi: le precauzioni da prendere
Prima di fare un tatuaggio o in un piercing è meglio conoscere le precauzioni da prendere per evitare il rischio di infezioni. Ecco quello che dovete sapere.
Un delfino sulla scapola, un tatuaggio tribale, un piercing alla lingua o all'ombelico... trasformare il proprio corpo in un'opera d'arte è diventato normale. Prendere delle precauzioni resta comunque indispensabile.
- La cosa più importante è essere sicure di quello che si vuole, sia per quanto riguarda la scelta del disegno in sé che per la sua posizione. La vostra decisione dovrebbe essere il risultato di una riflessione profonda e non il frutto di un capriccio.
- Realizzati in condizioni igieniche carenti, tatuaggi e piercing possono portare ad infezioni virali (epatite B e C, herpes o HIV) e batteriche (stafilococco, streptococco e pneumococco), emorragie...
- Gli inchiostri utilizzati per il tatuaggio possono contenere agenti potenzialmente dannosi per la salute e persino cancerogeni. Possono essere responsabili di dermatosi, eczema, ma soprattutto di reazioni allergiche, che possono richiedere l’eliminazione del tatuaggio.
- I tatuaggi all'henné, che possono sembrare più naturali, non sono senza rischi quando l'henné viene mescolato con para-fenilammina (PPD), una sostanza che si può ritrovare nella plastica, nella vernice o nella cera, e che può causare molti problemi di salute (eczema, orticaria, edema di Quincke), rendendo necessario un ricovero.
Scegliete un buon tatuatore
È essenziale scegliere bene chi esegue il tatuaggio, dato che ci sono persone non proprio affidabili sul piano igienico, sanitario e artistico. Come capire se avete scelto la persona giusta?
- Un buon tatuatore deve interrogare il suo cliente su eventuali problemi medici e spiegare quali sono le possibili controindicazioni. Deve anche verificare le condizioni della pelle o della mucosa in cui si sta per intervenire (la presenza di lesioni, brufoli, piaghe, trasudamento, croste, arrossamenti anormali ecc.) e se ci sono state infezioni recenti (comprese le infezioni genitali, i problemi dentali...).
- Assicuratevi che la stanza sia pulita, gli strumenti sterilizzati, o meglio ancora, monouso. Il tatuatore deve necessariamente lavarsi le mani prima di ogni intervento, anche se lavora con i guanti, e pulire la zona di pelle su cui interverrà con un antisettico.
- Nel caso di un tatuaggio all'henné, è importante chiedere la composizione del prodotto utilizzato e di vedere la miscela, che deve essere arancione e non nera; in tal caso, l'henné potrebbe essere stato miscelato con altri prodotti, non sempre innocui per la salute.
- Non dimenticate di chiedere alla persona che vi farà il tatuaggio o il piercing di farvi vedere i suoi lavori passati.
Gravidanza, lesioni: le principali controindicazioni
Che sia per motivi di salute o a causa di una pelle delicata, ci sono molte situazioni in cui è meglio evitare di farsi piercing o tatuaggi: ecco perché è sempre importante richiedere un parere medico prima di agire.
Le principali controindicazioni per tatuaggi o piercing sono:
- malattie croniche che colpiscono il sistema immunitario: tumori, malattie del sangue, diabete, AIDS o malattie genetiche possono aumentare il rischio di infezioni. In questi casi, non esitate a chiedere consiglio al medico
- L'uso prolungato di alcuni farmaci può diminuire la capacità del sistema immunitario. I principali farmaci coinvolti sono i corticosteroidi e i farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS).
- Malattie croniche della pelle, compreso l'eczema, che indeboliscono la superficie cutanea.
- Nelle donne incinte, sia per un tatuaggio che per un piercing, la pelle modifica la sua elasticità e potrebbero aumentare le smagliature.
Curate la pelle
Una volta effettuato il tatuaggio o il piercing, prendetevene cura, non solo affinché mantenga la sua estetica, ma soprattutto per evitare le infezioni.
Subito dopo l'intervento, bisogna tenere un cerotto per tre ore: va cambiato più volte al giorno almeno per 24 ore. Passato il primo giorno, è sufficiente tenere la porzione di pelle ben idratata con un’apposita crema consigliata dal tatuatore o dal medico. In alcuni casi, potrebbe essere necessario rimettere il cerotto: chiedete consiglio al tatuatore. Nel caso di piercing disinfettate la ferita regolarmente con l’acqua ossigenata e tenete la pelle sempre asciutta, preservandola da potenziali agenti infettivi quali polvere, vestiti sporchi, tessuti irritanti ecc. Evitate l'esposizione al sole prima della guarigione completa (ci vogliono dai 15 giorni a 1 mese), mentre per il piercing genitale o linguale, evitate baci e rapporti sessuali per almeno 3 settimane. In generale, evitate gli sfregamenti che potrebbero portare il piercing a muoversi favorendo così l'infezione. Dal buon rispetto delle istruzioni fornite dipende l'aspetto finale che prenderà la pelle colorata o forata. Prendetevi cura di voi stesse se volete un risultato che soddisfi le vostre aspettative!
Rimuovere un tatuaggio: un’operazione lunga e costosa
Farsi un tatuaggio non è un gesto banale, perché una volta fatto, non è così facile da eliminare. Talvolta sono necessarie diverse sessioni dal dermatologo per riuscirci ( i tatuatori non sono autorizzati a farlo). Il laser fa letteralmente esplodere l'inchiostro del tatuaggio con un'onda d'urto. Poi, le polveri di inchiostro vengono eliminate naturalmente dalla pelle. Il numero, la durata e il costo delle sessioni variano a seconda della superficie del tatuaggio.
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