Renzi: «Da gennaio gli 80 euro anche alle neomamme»

80 euro al mese alle neomamme a partire dal prossimo gennaio. A dare l’annuncio, ieri pomeriggio, è stato il presidente del Consiglio Matteo Renzi dal salotto televisivo di Barbara D’Urso: "Dal 1° gennaio del 2015 daremo gli 80 euro non solo a chi guadagna meno di 1500 euro al mese, ma anche a tutte le mamme che fanno un figlio, per i primi tre anni", ha detto. "Si tratta di mezzo miliardo destinato alle famiglie".

Il bonus sarà garantito per i redditi al di sotto dei 90mila euro lordi (per nucleo familiare). "So cosa vuol dire comprare pannolini, biberon e spendere per l’asilo", ha poi continuato il premier. "È una misura che non risolve un problema ma è un segnale".  L’aiuto previsto per le neomamme, inoltre, si potrà sommare a quello per i lavori a basso reddito, cioè al bonus degli 80 euro già in busta paga di chi guadagna meno di 1.500 euro al mese (soglia annuale di 26 mila euro lordi).

La somma di mezzo miliardo preventivata da Renzi, in realtà, è destinata a lievitare. Il quotidiano La Stampa  ha fatto un paio di conti: i 500 milioni del 2015 (calcolati sui 514mila bambini nati nel 2013, secondo dati Istat) raddoppieranno nel secondo anno, poiché ai neonati del 2015 si aggiungeranno quelli del 2016. E triplicheranno il terzo anno, salendo a 1,5 miliardi. In tutto, 3 miliardi in tre anni, dunque. Che dal 2018 dovrebbero stabilizzarsi con un’uscita costante di 1,5 miliardi.  

Il provvedimento annunciato da Renzi è già previsto dall’art. 13 della Legge di stabilità, che oggi sarà sottoposta a Napolitano. Una manovra che Renzi difende, parlando dello scontro con le Regioni per i tagli contenuti nella finanziaria: "Sono arrabbiati un po’ tutti: Regioni, sindacati, magistrati... io non ho la verità in tasca. Noi siamo al governo da 8 mesi e o tutti facciamo uno sforzo insieme, restituendo i soldi ai cittadini, o non c’è futuro. Le Regioni sono arrabbiate? Gli passerà".