Quando il partner lavora troppo
Avere una carriera appagante e una vita familiare armoniosa? Si dice che sia possibile. Il problema insorge quando, in una coppia, si crea un disequilibrio. Lui (o lei) pensa solo al lavoro? Ecco qualche consiglio per risolvere il problema.
Troppo impegnato o workaholic?
Capita, per un certo periodo, di dover lavorare giorno e notte. Succede quando si deve finire un progetto, preparare una riunione, organizzare un meeting… sarebbe meglio non farlo, ma se la situazione non dura a lungo non ci sono problemi per la coppia. Alcune persone, uomini e donne, vivono invece una vera e propria dipendenza dal lavoro. Si parla allora di workaholism.
Si tratta di un disturbo psicologico, caratterizzato da sintomi ben precisi. I dipendenti dal lavoro lavorano la sera e nel week-end, non fanno mai vacanze e non staccano mai la spina.
La differenza tra una persona che ha tanto lavoro e un workaholic consiste soprattutto nel riconoscimento del sacrificio fatto. Il drogato dal lavoro si mette lui stesso sotto pressione, come se fosse la norma.
Il rischio della dipendenza
Il dipendente da lavoro può incorrere in seri rischi per la salute, sia fisica che psicologica, fino a essere vittima di un vero e proprio esaurimento. Si crea quindi una situazione paradossale: si sacrifica tutto per il lavoro ma si è meno efficienti, e a volte si è costretti a lasciare l’azienda. Il partner è spesso vittima di queste situazioni, e non è raro che la coppia vada in frantumi.
Le situazioni a rischio
Anche senza diventare workaholic, è facile che il lavoro diventi un problema per la coppia.
Innanzitutto ci sono le nuove tecnologie, che rendono difficile separare la sfera lavorativa da quella privata. Sono in molti ad avere accesso alla casella di posta dell’ufficio dal cellulare personale, e anche a dei documenti salvati sui sistemi cloud.
Va aggiunto anche il peso delle distanze tra casa e lavoro. Quando si lavora molto lontano da casa, le giornate si allungano. E, quando si lavora fino a tardi, i momenti che si passano in famiglia sono ridotti al minimo.
Come affrontare la situazione?
Se, in una coppia, uno dei due lavora troppo, bisogna affrontare la situazione serenamente, cercando di mettere delle barriere tra vita privata e lavorativa. Ecco qualche consiglio.
1. Fissare delle regole
Il vostro partner ha cambiato lavoro, deve mettersi in pari e mostrare di essere la persona giusta per l’azienda. Bene, ma questo non significa che debba rientrare ogni sera alle undici. Il rischio è che i suoi colleghi considerino normale vederlo lavorare questo ritmo, che non potrà reggere a lungo termine. Lui stesso potrebbe prendere l’abitudine di lavorare nel week-end. Accettate che porti del lavoro a casa, ma solo quando è veramente necessario.
2. Insistere sul suo ruolo in famiglia
Perché le cose cambino davvero, non è sufficiente dire al partner "tu lavori troppo", e costringerlo a trascorrere meno ore al computer o a essere meno coinvolto dal suo lavoro, soprattutto se è appassionato dalla sua professione. La sfida è fargli capire che in famiglia il suo ruolo è altrettanto importante. Quello che conta non è solo il fatto che guadagni (bene), ma anche che sia presente come compagno/a, genitore, amante…
3. Una nuova organizzazione
Cercate di capire come conciliare vita lavorativa e familiare. Spiegate al vostro partner che non potete fare tutto. E, per fare in modo che capisca che ha anche degli obblighi familiari, dategli degli incarichi concreti: portare i bambini a scuola, fare la spesa…
Esistono dei ruoli dirigenziali e organizzativi anche al di fuori della sfera lavorativa. Ci sono associazioni (sportive, di volontariato…) che sono sempre alla ricerca di collaboratori. A titolo gratuito, certo. Ma spesso sono proprio questi contesti che permettono di migliorare le proprie competenze professionali, in un contesto più rilassato, e con un contatto umano che spesso manca sul posto di lavoro.
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