D-dimero: valori di riferimento

I d-dimeri sono dei residui risultanti dalla distruzione della fibrina, una proteina prodotta essenzialmente durante la coagulazione del sangue. La presenza di d-dimeri nel sangue è un valore normale, ma in caso di variazioni, soprattutto dell’aumento dello stesso, è possibile definire la presenza di una trombosi o di coaguli di sangue. Il d -dimero è anche un fattore utile per diagnosticare sia la trombosi venosa, come accennato, che l’embolia polmonare. Tuttavia, i valori dei d-dimeri non sono specifici e aumentano in diversi casi (a seconda dell’età, in casi d’infezione, nelle donne in gravidanza): un valore basso, dunque elimina sicuramente la presenza di trombosi, ma un tasso alto non ne certifica la sua presenza.

Definizione

Il d-dimero è prodotto dalla disgregazione della fibrina, proteina che costituisce in gran parte il coagulo di sangue. La presenza di d-dimero nel sangue costituisce di definire la presenza di un coagulo di sangue in corso di distruzione della fibrina. L’analisi del sangue è indice rivelatore della formazione di coaguli di sangue.

Embolia polmonare e trombosi venosa profonda (TVP)

Il dosaggio del d-dimero consente di confermare la presenza di un’embolia polmonare e di trombosi venosi profonda. L’embolia polmonare corrisponde all’occlusione dell’arteria polmonare da un coagulo proveniente da una vena. Una flebite grave può provocare un’embolia polmonare: una parte del coagulo formato in una vena profonda può frammentarsi e venir fuori nella parete venosa, per poi migrare verso la rete venosa e ostruire un’arteria polmonare. In circa 3 casi su 4 l’embolia polmonare, una vera e propria urgenza, causa un coagulo sanguigno inizialmente localizzato in una vena della gamba. Nel caso in cui si sospetti di una trombosi o embolia l’analisi del sangue mira a ricercare proprio i valori di d-dimero nel sangue.

Dosaggio di d-dimero

Questi valori sanguigni permetto la diagnosi della trombosi o embolia polmonare, ma anche di evitare, in molti casi, di praticare inutilmente alcuni esami invasivi.

Valori anormali

Questo test è appurato e sensibile al 95%. Un tasso basso di d-dimeri, infatti, consente di escludere al 100%un’embolia o una trombosi (TVP). Il valore normale di d-dimero nel sangue è solitamente inferiore a 500 microgrammi per litro.

Test negativo inferiore a 500 mg/l

Un test negativo inferiore al valore normale di d-dimero nel sangue consente di eliminare formalmente la presenza di embolia polmonare e/o una flebite.

Falsi positivi

Nonostante il test risulti essere sensibile, non risulta, però, essere specifico: i d-dimeri possono infatti aumentare anche in alcune situazioni e dunque non sono per forza indice della presenza di embolie o trombosi. Il suo valore predittivo negativo è un ottimo dato, ma l’assenza di un aumento del tasso sanguigno di d-dimero non elimina la possibile diagnosi di embolia o TVP. In conclusione l’aumento non può definire né l’esatta diagnosi né l’immediatezza della presenza di trombosi. Infatti, indispensabile è sottoporsi a ad altri esami complementari tra cui l’eco dopper, che permette di ricercare segnali di flebite negl’arti inferiori o sottoporsi a una TAC, in caso di embolia polmonare.

D-dimero alto

I d-dimeri possono aumentare anche in alcune circostanze e il suo bilancio consente di detenere la formazione di piccole quantità di fibrina formatasi nel corso di alcune situazioni spesso fisiologiche, come nel periodo post-chirurgico, in gravidanza, in caso di patologie infiammatorie o durante il riassorbimento di un ematoma, in caso di una lesione cancerosa, per emorragia. Infine, i valori del d-dimero aumentano con l’età.

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