Clostridium difficile: sintomi e cura

Il clostridium difficile, conosciuto anche con la sua sigla CD, è un batterio di tipo bacillo a gram positivo anaerobico e sporigeno. Esso rappresenta la prima causa delle diarree infettive nosocomiali dell’adulto ed è responsabile di circa il 20% delle diarree che sopraggiungono quando si assumono degli antibiotici. Questo batterio è inoffensivo in soggetti che non presentano patologie.

Definizione

Il clostridium difficile è un batterio che si trova nella gran parte delle persone e fa parte della flora intestinale. Quando si assume un antibiotico, esso provoca delle perturbazioni della stessa flora intestinale, e qui il CD trova un terreno favorevole, in alcuni soggetti, per il suo sviluppo. Un ceppo virulento di clostridium difficile 027 è all’origine di molte epidemie in diversi paesi.

Sintomi

Il clostridium provoca diarrea accompagnata spesso da febbre e dolori addominali, simili a crampi. Si possono osservare anche sangue nelle feci e, raramente, può sopraggiungere la disidratazione del paziente, un’infiammazione grave del colon, chiamata colite pseudomembranosa o addirittura il decesso del paziente.

Soggetti a rischio

I pazienti immunodepressi e le persone di età superiore ai 65 anni ricoverate in ospedale o in case di riposo possono essere facilmente infettate da questo batterio. L’assunzione di alcuni antibiotici, come l’amoxicillina, la clindamicina e le cefalosporine, favoriscono l’infezione nosocomiale, costituita, come già accennato, dallo sbilanciamento della flora intestinale che consente a questi batteri di moltiplicarsi.

Clostridium difficile contagio

La contaminazione avviene attraverso il contatto delle mani con soggetti affetti da diarrea legata al costridium difficile o toccando degli oggetti contaminati dal batterio.

Diagnosi

La diagnosi si conferma con degli esami delle feci che consentono di evidenziare la presenza della tossina clostridium difficile nelle feci.

Precauzioni

Le persone infette devono essere isola per non diffondere il batterio ad altri soggetti. Precauzioni con guanti e un camice a maniche lunghe, possono essere utili per evitarne il contagio. L’ambiente deve essere disinfettato quotidianamente con prodotti adatti, come la candeggina. E le misure devono essere rispettate almeno per 72h dopo l’arresto della diarrea. L’igiene delle mani del paziente e di tutti coloro che sono a contatto con lui deve essere rigorosa e soprattutto fatta in un solo luogo: il bagno. Al lavaggio meglio far seguire anche un’applicazione di un prodotto idroalcolico.

Cura

Non viene somministrato alcun farmaco per le manifestazioni da clostridium difficile lievi, poiché i sintomi scompaiono proprio quando il paziente smette di prenderedegli antibiotici, che gli causano quest’infezione nosocomiale. In caso di sintomi più gravi, possono essere prescritti altri tipi di antibiotici dopo che, dagli esami delle feci, viene riconosciuta la tossina che ne è la causa.

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