Episiotomia: cos'è
L’episiotomia è incisione di qualche centimetro della zona vulvo-vaginale al momento di espellere il bambino. Questa incisione è effettuata per ingrandire le dimensioni della zona perineale (perinèo) e dell'orifizio vulvare, così da permettere al bambino di essere espulso più facilmente durante il parto. Essa è praticata al momento dell’espulsione durante una contrazione con spinta.
Definizione
L’episiotomia è un’operazione chirurgica praticata durante il parto. Trattasi di un atto che ha l’obiettivo di aprire la zona perineale della donna con una piccola incisione al fine di ingrandire l’orifizio e di facilitare l’estrazione del bambino. Questa tecnica ha l’obiettivo di impedire una rottura traumatica del perinèo e di evitare una degradazione dello sfintere anale. Esistono due principali tipi di episiotomia: l’episiotomia mediana, incisione in verticale e l’episiotomia medio-laterale, al giorno d’oggi preferita. Questa incisione chirurgica può, tuttavia, provocare qualche complicazione quali infezioni, rapporti sessuali dolorosi o problemi nell’atto di defecare nel periodo successivo al parto.
Indicazioni
Essa è notoriamente indicata o di frequente praticata in caso il bambino risulti molto grande, più di 4kg, in caso di sofferenza fetale per accelerare la nascita, in caso in cui il bambino si trovi in posizione podolica; se il bacino della mamma è stretto ed è necessario l’utilizzo del forcipe; in caso di parto gemellare.
Igiene post intervento
Nel periodo successivo all’intervento è bene rispettare norme igieniche che prevedono il lavarsi dopo essere state in bagno, utilizzare una garza sterile pulita dopo ogni minzione, non utilizzare la carta igienica, ma asciugare la cicatrice con una lampada da 40 watt posta accanto alla zona perineale per 15 minuti.
Diminuzione dei dolori
Degli esercizi stimolanti la circolazione sanguigna e l’utilizzo di un salvagente per sedersi, può aiutare le neo mamme a contrastare i dolori dopo aver subito un intervento di episiotomia.
Conseguenze
L’ episiotomia è un vero e proprio intervento chirurgico, e non una semplice incisione. Questo gesto non banale, che può anche anche avere costi aggiuntivi in istituti privati, provoca disagi che interessano la zona del perinèo: lacerazioni, danni ai muscoli dello sfintere anale e incontinenza urinaria o anale. La cicatrice resta viva e dolorosa per circa una decina di giorni, fin quando i fili non si sono riassorbiti. La lenta cicatrizzazione e i dolori sono fattori da non sottovalutare, poiché essi possono persistere per mesi o addirittura anni dopo (secondo alcune testimonianze di donne che hanno subito l’intervento) sia durante il movimento di marcia che da sedute. Il rischio di emorragie è ricorrente anche ad alcune settimane dal parto, oltre alla manifestazione di dolori durante i rapporti.
La pratica frequente di episiotomia è stata rivalutata dagli esperti da qualche anno. Non esistono studi che consentono di affermare il ruolo positivo di un’episiotomia sistematica durante il parto. E, d’altro canto, l’episiotomia sistematica non protegge dall’incontinenza urinaria da sforzo. Per molti esperti, l’episiotomia non deve essere una pratica ricorrente