Ciclo marrone: cause e rimedi
Nella maggior parte dei casi, quando il ciclo è marrone è frutto di un sanguinamento vecchio e non denota cause od origini più gravi.
Però, in qualche caso specifico, un sanguinamento marrone può denotare qualche problema a livello fisico, come infiammazioni, irritazioni, fibromi e persino aborti spontanei. Per determinare con certezza le cause precise di questo particolare tipo di colore del sangue, che spesso preoccupa molto le donne, ed eventualmente decidere la cura più idonea, è sempre meglio rivolgersi al proprio ginecologo, che effettuerà una visita specialistica e, magari, consiglierà indagini ed esami medici più approfonditi.
Le cause
Stress e stanchezza
In caso di perdite marroni, lo stress e la stanchezza cronica sono, nella maggior parte dei casi, le prime e più diffuse cause di questo disturbo. Il cortisolo, ormone i cui livelli si innalzano quando ci troviamo sotto stress, insieme all'adrenalina, mettono in crisi e "sballano" il nostro ipotalamo, che è la parte del cervello che regola l’attività delle ovaie (e non solo), provocando episodi di spotting marrone.
Contraccettivi ormonali
Le perdite marroni, soprattutto se si manifestano tra un ciclo e l’altro, potrebbero essere una conseguenza dell'utilizzo di un metodo contraccettivo ormonale per la prima volta (quindi, con il tempo dovrebbero scomparire), come pillola, anello e cerotto. In breve, si tratta della risposta dell’organismo all’assunzione di ormoni.
Alla fine del ciclo mestruale
Tra le possibili cause del ciclo marrone, soprattutto verso i giorni finali delle mestruazioni, potrebbe essere un residuo di sangue e di endometrio rimasto nell’utero che è stato espulso dal corpo. Il colore marrone, in questo caso, è legato a una semplice ossidazione del sangue, che a contatto con l’ossigeno dell’aria perde il colore rosso rubino di quando è “fresco” e tende verso il marrone/mattone. Viene espulso per un naturale processo di pulizia del corpo. Anche l'endometriosi potrebbe essere alla base di perdite marroni.
L’inizio di una gravidanza
Quando un ovulo viene fecondato e comincia una gravidanza, l’ovulo stesso, nel suo attecchire all'interno dell'utero, che è molto irrorato da vasi sanguigni, potrebbe portare a un sanguinamento dei tessuti. In questo caso di tratta soprattutto di perdite sporadiche (dette anche spotting). Si parla in questi casi di “false mestruazioni”.
L’arrivo della menopausa
Un’altra causa del ciclo marrone potrebbe essere l’arrivo della menopausa. Se la causa fosse questa, contestualmente si avvertirà anche una secchezza a livello vaginale.
Aborto spontaneo
In caso di gravidanza già cominciata da qualche settimana, queste perdite potrebbero essere il sintomo di un aborto spontaneo. Quindi, se si verificano perdite marroni in gravidanza bisogna palarne con il ginecologo, che prescriverà gli esami più efficaci per determinare lo stato di salute dell’embrione.
L’infiammazione
Anche un’infiammazione potrebbe essere la causa del ciclo marrone, e spesso questa patologia è legata anche a un senso di inappetenza e a sporadici dolori alla pancia.
Le verruche genitali
Le verruche genitali, la clamidosi e la gonorrea, che spesso si presentano associate a bruciori e pruriti, potrebbero essere la causa del ciclo marrone
Lesione di tipo canceroso
Il fibroma, ovvero una piccola lesione tumorale benigna, il polipo e la cisti uterina potrebbero essere tra le possibili cause di queste perdite così scure.
Tossicodipendeza e depressione
Il ciclo marrone può comparire anche in presenza di soggetti tossicodipendenti o che stanno attraversando un periodo di depressione: in entrambi i casi specifici è consigliabile farsi seguire da un medico.
Rimedi
I rimedi che si possono adottare in caso di ciclo marrone vanno ovviamente di pari passo con la causa scatenante, quindi variano di volta in volta a seconda della patologia. In caso di endometriosi, verrà fatto un piccolo intervento chirurgico e un trattamento idoneo, mentre in caso di stress, depressione o tossicodipendenza, ogni rimedio andrà associato anche a una terapia psicologica e a una vita sana, con il giusto spazio dedicato al riposo, all’attività fisica e alla tavola. Infine, per prevenire le lesioni cancerose, si consiglia di fare il PAP test ogni 2 anni dopo i 25 anni di età.