Dieta antinfiammatoria: quali sono i cibi curativi
Dieta antinfiammatoria per dimagrire: come funziona? E quali basi scientifiche ha? Sono molti gli alimenti che possono fare parte di questo regime, ma è bene sapere quali sono le ragioni.
Lo schema della dieta antinfiammatoria? “Fate in modo che il cibo sia la vostra medicina e la vostra medicina sia il cibo”, si potrebbe rispondere, citando Ippocrate in persona.
Negli ultimi anni ha infatti preso piede la teoria che alcuni alimenti abbiano delle azioni antinfiammatorie benefiche per contrastare numerose problematiche riguardanti varie regioni del corpo, dall’intestino alle articolazioni.
Infiammazione cronica e silente
Cosa hanno a che fare la dieta antinfiammatoria e la infiammazione cronica silente? Da molti anni si ipotizza che una forma di infiammazione silente predisponga o favorisco l’insorgenza di patologie molto comuni ai giorni nostri. E le ricerche suggeriscono che ci sia a tutti gli effetti un legame tra la nostra dieta e gli stati infiammatori, che sono la modalità con la quale normalmente il nostro corpo reagisce ad una ferita, o ad uno stato infettivo. Sappiamo che una infiammazione causa febbre, rossore, sudore dolore nella parte colpita, e che il sistema immunitario risponde per la sua guarigione. Ma in alcuni casi questa infiammazione diventa cronica o silenziosa e si protrae per lungo termine: uno stato di cose che pare essere correlato alla comparsa di numerose patologie, dall’artrite ai problemi di cuore. Per ragioni che ancora stanno venendo indagate, ci sono alcuni cibi che proteggono da queste infiammazioni, altri che le alimentano.
Cibi antinfiammatori
Quali sono questi alimenti “anti- infiammatori”? Si tratterebbe dei cereali, meglio se integrali, e i grassi monoinsaturi (come l’olio di oliva), che possono aiutare a contrastare formazione di molecole pro-infiammatorie. Ci sono poi una serie di elementi antiossidanti e anti-ulcerosi, come curcuma, aglio, zenzero, ma anche tutti i frutti rossi e i frutti di bosco, oppure l’ananas, ricco di bromelina, e poi gli alimenti a base di omega-3 come il pesce azzurro, le noci, il sesamo, il tofu.
Intestino
Gli studi sono ancora in corso ma quel che si conosce al momento è il fatto che seguire una dieta ricca di questi alimenti e povera di grassi saturi (carni rosse, uova, burro ad esempio) riduce il rischio di presentare patologie connesse a stati infiammatori come ictus, diabete, ma anche Alzheimer. Ma un occhio di riguardo è sicuramente per le malattie infiammatorie a carico dell’intestino, patologie in aumento negli ultimi anni. Non si può certo affermare che una dieta anti-infiammatoria possa prevenirle ma, in via preliminare, gli esperti consigliano questa dieta per evitare disbiosi, oppure ridurre gli stati infiammatori a carico dell’intestino, come la colite ulcerosa.
Artrite
Come accennavamo, il dettaglio del meccanismo che collega lo “spegnersi” di una infiammazione alla dieta non ci è ancora completamente chiaro. Ma un tema è certo: una dieta con cibi antinfiammatori (che, guarda caso, sono in gran parte gli stessi di una sana dieta Mediterranea) non solo non ha un impatto negativo, ma in molti casi ha invece un effetto benefico, tanto da spingere l’Associazione nazionale Malati reumatici a includere proprio gli alimenti antinfiammatori della Dieta mediterranea tra quelli consigliati ai pazienti che presentano una malattia reumatica.
Tumore al seno
Un recente studio condotto in Carolina del Sud (Usa) e presentato all’American Institute for Cancer Research (ma non ancora pubblicato su una rivista scientifica, quindi non ancora da considerarsi a prova di dubbio) suggerisce alle pazienti che hanno sconfitto il tumore al seno di seguire una dieta ricca di alimenti antinfiammatori. Questo perché sono pazienti che sono solitamente particolarmente esposte a rischi di natura cardiovascolare e si tratterebbe, secondo le ricerche preliminari, di una dieta in grado di proteggere la salute del loro cuore.
Menopausa
Discorso molto simile si può fare per la perdita di densità delle ossa delle donne in menopausa, problema cui questa categorie è solitamente soggetta. Una ricerca dello Ohio State University pubblicata sul Journal of Bone and Mineral Research, condotta su ben oltre 160 mila donne sembrerebbe provare che una dieta antinfiammatoria aiuterebbe limitare la perdita di densità minerale ossea e quindi, ad esempio, il rischio di fratture.
Alimentazione antinfiammatoria: il libro
L’ultimo libro uscito sul tema è “La dieta antinfiammatoria” di Santi Ávalos (edizioni Red!), che propone un vero e proprio programma per sgonfiarsi, contrastare dolori e disturbi, oltre che rafforzare il sistema immunitario, suggerendo non solo consigli e dritte sulla spesa, ma anche 70 ricette specifiche. Lo scorso febbraio è invece uscito “La grande via” di Franco Berrino e Luigi Fontana (edizioni Mondadori): il dottor Berrino, è stato tra i primi in Italia a parlare del collegamento tra malattie croniche, dieta e stili di vita. Non solo dieta e alimentazione sana, quindi, ma anche consigli su come imparare ad assumere la giusta quantità di cibo sano e mantenersi in forma, mentalmente e fisicamente.