Liquirizia, pianta preziosa non solo in cucina: cosa si deve sapere
Facile da coltivare, la pianta della liquirizia richiede qualche attenzione e un po' di pazienza ma ricambia regalando le preziose radici, alleate non solo in cucina.
La pianta della liquirizia: premesse
Preziosa non solo in cucina per aromatizzare le portate o creare un delicato liquore, la pianta della liquirizia, ma soprattutto le sue radici, è un alleato della digestione, un antidoto all'alito cattivo, alle infiammazioni gengivali, alla tosse e al mal di gola. Per creare gli elisir (decotti e tisane) si sfruttano i rizomi che, una volta sbucciati ed essiccati possono essere masticati così come sono oppure bolliti fino a quando, nella pentola, non resta che il succo scuro. Lo stesso che si usa per creare le caramelle.
Coltivare la liquirizia: tempi, esposizione e terreno
Se coltivare la liquirizia non è difficile, è importante rispettarne i tempi, fornirle un'esposizione soleggiata (possibilmente a Sud e protetta da venti e correnti d’aria) e un terreno ben drenato. Perché se un buon raccolto di radici si ottiene dopo 3 anni dall’impianto, nel frattempo la pianta regala una piacevole fioritura estiva e un manto erbaceo perenne.
Dalla teoria alla pratica, l'inizio della primavera è il momento della semina mentre l’autunno è la stagione per la messa a dimora o in vaso delle piantine. Per la messa a dimora è importante scavare un buco nel terreno profondo almeno mezzo metro affinché le radici siano poi commestibili: su uno strato di ghiaia dall’effetto drenante, si getta una composta per agrumi e quindi s’innesta la pianta che va poi irrigata. Se, invece, la liquirizia viene coltivata in vaso il diametro dev’essere di almeno 30 centimetri, così da agevolare lo sviluppo delle radici. Sul fondo del vaso va sparsa dell’argilla espansa, quindi della composta per agrumi e poi abbondante terriccio. Infine è importante che il terreno non sia mai bagnato - perciò le irrigazioni vanno limitate al minimo indispensabile - e che di tanto in tanto sia nutrito con concimi azotati.
Radici di liquirizia: raccolto e conservazione
Armatevi di pazienza perché le radici di liquirizia crescono lentamente e servono almeno 3 anni perché siano commestibili. Trascorso il tempo, la stagione per la raccolta va dalla fine dell'estate all'autunno inoltrato, ovvero nel periodo in cui la pianta va in stasi vegetativa. Dopo la raccolta i rizomi vanno essiccati in ambienti bui in cui la temperatura non superi i 40 °C. Al termine del processo si conservano a lungo senza particolari attenzioni.