Lucia Riina: niente Bonus Bebè per la figlia del boss
La figlia di Totò Riina, Lucia, presenta la domanda per il Bonus Bebè, no dal Comune di Corleone: "La domanda è incompleta, quella del marito pervenuta in ritardo".
Lucia Riina chiede aiuto allo stato, presentando la domanda per il Bonus Bebè ma il Comune di Corleone dice no, "la domanda non è completa". Sono state, insomma, puramente burocratiche le motivazioni che hanno spinto l'amministrazione comunale del comune in cui la giovane madre risiede, a rifiutare l'assegno di supporto alla maternità alla figlia di Totò Riina. Motivazioni che, però, hanno sollevato il malcontento della diretta interessata che, con il marito, si dice certa di aver diritto al bonus.
Residente nella cittadina siciliana, dove abita anche la mamma Ninetta, la 35enne Lucia (sorella di Maria Concetta, che abita in Puglia con il marito, di Giovanni, che sta scontando l’ergastolo e di Salvo, autore del discusso Riina family life, appena tradotto in Romania e Spagna) rivendica la normalità della sua vita e, pittrice, non perde occasione di raccontare la sua storia attraverso il suo sito Internet. Con il marito Vincenzo Bellomo - che, da parte sua, ha presentato gli stessi documenti per l'assegno ma ha inviato la domanda, secondo il Comune, "fuori dai tempi previsti per la consegna" - "siamo riusciti a dare forma e concretezza al mio sogno di bambina che era disegnare - spiega l'artista via web - ed al nostro sogno di adulti, cioè creare un lavoro onesto, dignitoso, positivo ed espressivo-creativo".
Un lavoro onesto e dignitoso, lascia intendere la giovane coppia, che però non è altrettanto remunerativo, da cui la richiesta per l'assegno. Una richiesta alla quale, però, l'amministrazione del Comune - recentemente commissionato per infiltrazioni di stampo mafioso - ha deciso di non dare seguito con l'appoggio dell’Inps che, da parte sua, ha confermato che la figlia del "capo dei capi" non ha diritto al contributo mensile. Ma la polemica in casa Riina resta aperta.