Alessia Cinquegrana, la prima sposa trans che ora sogna un figlio

Il vicesindaco di Aversa ha celebrato il primo matrimonio tra una trans e un uomo: Alessia Cinquegrana e Michele Picone ora sognano un figlio.

Alessia Cinquegrana e Michele Picone si sono uniti con rito civile in provincia di Caserta.

Tra i banchi della sposa, Alessia Cinquegrana, c’era la mamma, la nonna, i fratelli e gli amici. Assente suo padre: “non ci parliamo da 11 anni, da quando ho iniziato la mia trasformazione. Non vuole vedermi, né lui né la sua famiglia: si vergognano”. Tra quelli dello sposo, Michele Picone, nessun familiare: “Non approvano il matrimonio. Ma li capisco, non è facile accettare la nostra unione”. Siamo ad Aversa, in provincia di Caserta, dove Federica Turco, vicesindaca, ha celebrato il primo matrimonio civile tra una trans e un uomo. Perché Alessia è nata Giovanni, il Tribunale di Napoli ha riconosciuto la sua nuova identità ma la sua trasformazione fisica non è ancora completa. “Non ce la facevo più - ha spiegato a Repubblica -. Dopo l’operazione alle corde vocali sembrava che non potessi più parlare. Ho avuto paura. Troppo dolore. Ma io sono una donna anche così. E Michele è d’accordo”.

La loro storia d’amore è bella e unica come tutte le storie d’amore. Si sono conosciuti durante una processione religiosa, da grandi devoti alla Madonna di Sant'Anastasia quali sono. Sono diventati amici, migliori amici, finché si sono innamorati. D’altra parte Alessia, 29 anni, insegnante di ballo latino e stilista, ha sempre saputo di “essere nata in un corpo sbagliato” e quando ha compiuto 18 anni ha iniziato la sua metamorfosi. “Io non sono diventata transessuale, sono nata così. Sono sempre stata femminile, mi vestivano da maschio ma rubavo a mia sorella i suoi abiti, i suoi fermagli, le bambole, le cose da bambina. Crescendo ho iniziato a capire. E a soffrire”.

Quelli dell’infanzia e dell’adolescenza sono stati anni difficili, “mi prendevano in giro. Ma sono sempre stata molto gentile con tutti, così ho evitato cose peggiori”. Quando ha iniziato a ballare qualcosa è cambiato: “questa mia passione invece ha messo a tacere le voci” perché “se sei un ballerino, pensa la gente, è naturale che tu sia effeminato...”. Tanto più che Alessia (che ai tempi è ancora Giovanni) è un talento: ha solo 16 anni e va ancora a scuola quando apre la sua prima scuola di danza “ed è stato subito un successo”.

Un sogno dopo l’altro, un’operazione e un dolore dopo l’altro, a 29 anni Alessia è arrivata fino all’altare, vestita di rosa cipria, con un sorriso grande così, fiera di aver vinto la sua battaglia che dedica a tutti quelli come lei. “Oggi sono contenta del mio fisico. Mi vedo bella. Nel 2014 ho anche vinto il concorso di Miss Trans”. Il prossimo traguardo non è completare la sua metamorfosi ma mettere su famiglia, “diventare madre. Ho cresciuto i mie fratellini, amo la famiglia. Con Michele vorremmo adottare. Chissà. Magari con un miracolo della Madonna dell’Arco…”. Magari. Di certo la sua tenacia farà di tutto perché il sogno si trasformi in realtà.

Copyright foto: Kika Press

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