Ortensia: varietà, coltivazione e cura
Facile da coltivare e meravigliosa da contemplare, l'ortensia è la pianta perfetta per creare macchie dal colore inaspettato in giardino. Ecco come e perché.
Le ortensie: la bellezza di una donna
Scenografica, delicata e rigogliosa, l’ortensia ha origini orientali e nel suo nome è iscritta la bellezza delle donne. Fu infatti Philibert de Commerson, il naturalista cacciatore di piante francese che nel 1771, quando la portò in Europa dalle Indie Orientali, la battezzò in onore di Hortense de Nassau, principessa appassionata di botanica che, travestita da uomo, lo aveva accompagnato nella spedizione dall'altra parte del mondo. D’altra parte, anche il nome botanico, Hydrangea, ha a che fare con una donna, Hydra, la figura mitologica dai capelli a forma di serpente. Non a caso, nel linguaggio dei fiori regalare un’ortensia significa dichiarare il proprio amore profondo.
Varietà di ortensie: il colore a seconda del pH
Di ortensie ce n’è più d’una, circa 40, a ben vedere. Ci sono quelle a forma di pannocchia (Hydragea Paniculata) e quelle rampicanti (Hydragea Petiolaris e Seemani) tuttavia, l’Hydrangea ortensis (anche chiamata Hydrangea macrophylla) è la varietà più diffusa che, dalla primavera all’estate, regala cuscini di fiori che dal bianco virano al blu passando per il rosa, il rosso, il viola e il lilla. Da sapere in caso di messa a dimora in terra: a parte quelle bianche (che mantengono la tonalità nonostante l’ambiente) il colore dipende dal pH del terreno dal momento che la presenza o meno degli ioni di alluminio influisce sui pigmenti delle infiorescenze. In particolare: terreni alcalini e calcarei (poveri di alluminio) fanno sbocciare fiori rosa; viceversa, se acidi (e ricchi di alluminio) le nuance virano dall’azzurro al blu. Nelle fasi intermedie i petali coprono tutte le sfumature. Ecco spiegato il perché, da un anno all’altro, le piante possono produrre fiori di colori diversi.
Coltivare le ortensie
Facili da coltivare, le ortensie richiedono poche attenzioni e regalano grandi soddisfazioni. Amano le posizioni a mezz’ombra, gli ambienti freschi e hanno bisogno di molta acqua (ma temono i ristagni idrici), soprattutto nei periodi caldi dell’anno, dove andrebbero bagnate al mattino e alla sera. Per non alterare troppo il pH del terreno l’acqua con cui vengono innaffiate non dovrebbe essere troppo calcarea. D’inverno non patiscono il freddo (sopportano fino a 6, 7 °C sotto lo 0) e non necessitano di una potatura particolare, tanto che in molti lasciano il fiore secco a protezione del nuovo germoglio. In primavera è comunque buona abitudine eliminare le parti secche, più che altro per dare una forma alla pianta.