Fiore di San Giuseppe: coltivazione e cura della Bergenia
Sempreverde, robusta, rigogliosa e ornamentale, la Bergenia - anche nota come fiore di San Giuseppe -, arreda balconi e giardini senza richiedere particolari cure.
Bergenia: la macchia rosa di Primavera
Sembrano piccole pannocchie, sono tempestate di fiorellini che dal bianco virano al porpora passando per le sfumature del rosa e fanno capolino intorno al 19 marzo, anniversario della Festa del papà, tanto che in passato la Bergenia era nota (e lo è tutt’ora) come Fiore di San Giuseppe. Pianta sempreverde, robusta, ornamentale ma discreta, dà soddisfazioni durante tutto l’anno: in primavera regala sgargianti macchie di colore che si trasformano in cespugli dalle foglie carnose, a forma di cuore, di un verde intenso d’estate che virano al rosso in autunno. Ecco perché è l’ideale per arredare senza grandi fatiche balconi e giardini.
Come coltivare il fiore di San Giuseppe
Coltivata in terra o in vaso, la bergenia non ha bisogno di grande attenzione ma solo di alcune accortezze: il terreno dev’essere ben drenato onde evitare i ristagni idrici, il vaso molto ampio e il terriccio leggero. Il meglio di sé lo regala se piazzata in posizione assolata e calda dal momento che teme il freddo. Da sapere: non è soggetta a parassiti.
Cura della Bergenia
La Bergenia ha bisogno di tanta acqua: solo in questo modo regala i rigogliosi fiori di San Giuseppe che, una volta sfioriti, vanno potati (i rami non devono superare i 10 centimetri dal terreno). Ogni due o tre anni è possibile separare i cespi e ricavare altre piantine. Con la fine dell’autunno è bene fertilizzare con del concime organico mentre d’estate con del concime liquido ricco di fosforo e potassio che giovano alla fioritura. Da sapere: va a braccetto con l'azalea, la camelia e il rododendro e in generale con le piante acidofile.