Daiane Ferreira: la boxe la salva dall’aggressione a Pordenone
Daiane Ferreira Da Silva, campionesessa spagnola di boxe residente a Pordenone, ha messo ko tre aggressori pakistani che hanno tentato di molestarla.
Daiane Ferreira ha vinto le sue Olimpiadi a Pordenone con qualche mese di ritardo. Venerdì 7 ottobre, come tutte le sere, la 28enne campionessa spagnola di boxe -residente in Friuli qualificata a Rio ma rimasta a casa per un infortunio -, stava portando Arif, il suo border collie, a fare una passeggiata quando ha incrociato tre profughi pakistani ubriachi e molesti che, ignari delle potenzialità della donna, hanno tentato di assalirla alle spalle. Mentre Arif ha iniziato ad abbaiare, lei ha sferrato un pugno al mento al primo, un gancio al secondo e un montante al terzo. Risultato: quando la polizia è arrivata ha trovato i tre uomini ko tanto che, lì per lì, pensavano che l’aggressore fosse Daiane.
Chiarito l’equivoco grazie alla testimonianza di un passante che ha spiegato alle forze dell’ordine l’accaduto, Daiane (una forza della natura di categoria mediomassimi) è tornata a casa mentre i tre, clandestini ospiti della ex caserma Monti, sono stati portati in Questura.
Sull’accaduto è intervenuto Raffaele Padrone, vicesegretario nazionale dell’Ugl Polizia, che ha colto l’occasione per ricordare che “in tempi non sospetti avevamo già avvisato le istituzioni che la realizzazione del cosiddetto hub all’ex caserma Monti avrebbe causato problemi alla città e pericoli per la popolazione. Ora voci parlano di un aumento della capienza: se così fosse, la situazione sarebbe destinata a peggiorare”. Perché se invece d’imbattersi in Daiane Ferreira Da Silva, i tre avessero incrociato una ragazza normale, forse quella di oggi, sarebbe un’altra (triste) storia.