Vaccino meningococco b: cosa c’è da sapere

Vaccinazione meningococco b: quando farla e perché? Ecco tutto quello che c'è da sapere su questa iniezione che protegge i bambini dalla meningite da meningococco. 

Vaccino Meningococco B: da effettuare tre volte nel corso del primo anno del bambino (con un richiamo entro i due anni di vita) combatte il rischio di contrarre la meningite da meningococco.


Il vaccino anti meningococco B serve per prevenire la meningite provocata da uno specifico batterio che porta all’infezione delle meningi e può portare alla morte o, in caso di sopravvivenza, a conseguenze più o meno gravi che spaziano dal ritardo mentale alle malattie del sistema nervoso. 

Vaccino anti meningococco b

Messo in commercio solo nel 2014 dall’Agenzia Europea per i Medicinali (e autorizzato nello stesso anno dalla Food and Drug Administration americana), il vaccino contro il meningococco b è facoltativo e si aggiunge agli altri due vaccini già disponibili contro altri gruppi di meningococco (quello monovalente contro il gruppo C e il tetravalente contro A, C, W135 e Y).Il piano nazionale vaccini 2016 - 2018 lo ha inserito tra le iniezioni del primo anno di vita (con un richiamo indispensabile entro i due anni di vita).

Effetti collaterali del vaccino meningococco B

Gli effetti collaterali del vaccino per il meningococco B sono simili a quelli delle altre vaccinazioni e possono portare febbre unita a stanchezza che può accompagnarsi a una generale sensazione di malessere e a un dolore nella zona dove è stata praticata l’iniezione. Un altro effetto collaterale che è stato riscontrato (molto raramente) sono le convulsioni febbrili, una controindicazione che certamente può spaventare ma che, spiegano i medici, non ha alcuna conseguenza futura.

Meningite meningococcica

Ma se gli effetti collaterali possono spaventare è, allo stesso tempo, indispensabile essere consapevoli dei rischi della meningite da meningococco che è, allo stesso tempo, una malattia estremamente rara ma immensamente pericolosa. Causata, appunto, dal batterio Neisseria meningitidis, infatti, la meningite meningococcica si manifesta con febbre, mal di testa, rigidità al collo ma questi sintomi all’apparenza piuttosto banali (e difficili da riconoscere in un bambino molto piccolo), nel giro di poche ore, possono portare a polmonite, setticemia e – nel 10-15% dei bambini colpiti – alla morte. Anche quanti sopravvivono, tra l’altro, corrono il rischio di riportare conseguenze molto serie che possono riguardare in primo luogo il sistema nervoso dando origine anche a malattie mentali. 

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