Febbre dopo vaccino: quanto dura e perché viene?

La febbre dopo i vaccini è molto comune tra i bambini e i neonati e non bisogna spaventarsi perché si tratta di una reazione dell’organismo assolutamente normale. Ecco perché viene e quanto dura. 

La febbre dopo i vaccini è una risposta dell'organismo che attiva le difese immunitarie per combattere il virus. Generalmente scompare dopo un paio di giorni.


Febbre dopo vaccino? Assolutamente normale, assicurano gli esperti, ma almeno 4 genitori su 10 sono spaventati dalla possibilità che si verifichi questo effetto collaterale e quasi 2 su 10 preferiscono – anche per questo - evitare del tutto i vaccini, incuranti dei grandi rischi che questa scelta, sempre più comune, comporta. La vaccinazione, infatti, resta il modo più sicuro ed efficace di combattere alcune gravi malattie e la febbre che può comparire dopo le vaccinazioni non deve in alcun modo spaventare: ecco perché viene e quanto dura. 

Vaccini neonati (e bambini): perché viene la febbre?

Le vaccinazioni (sia quelle obbligatorie che quelle facoltative) agiscono tramite l’iniezione nell’organismo dei virus che devono prevenire anche se in forma attenuata o non più vivi per attivare gli anticorpi necessari ad ottenere l’immunità. La comparsa di questi microrganismi aggressivi nel corpo, però, stimola una risposta immediata e la difesa attuata come reazione dal corpo - specialmente in neonati e bambini - può manifestarsi con la comparsa di qualche episodio febbrile. 

Febbre da vaccino: quali sono le tempistiche

Sulla durata della febbre dopo i vaccini non esiste uno standard fisso ma, generalmente, l’aumento della temperatura si manifesta tra 2 e 24 ore dopo l’iniezione e scompare entro un paio di giorni. Fa eccezione il caso del vaccino trivalente (contro morbillo, parotite e rosolia): in questo caso, infatti, la febbre da vaccino può manifestarsi tra 5 e 15 giorni dopo la somministrazione. 

febbre post vaccino: i rimedi

La cura per la febbre dopo il vaccino è la stessa consigliata in caso di febbre in età pediatrica. Tra le azioni indispensabili c’è quella di tenere i piccoli ben idratati (somministrando loro acqua, tè deteinato e succhi di frutta o spremute) rinfrescandoli spesso con panni umidi o impacchi di ghiaccio. Dietro consulto con il medico, poi, è possibile somministrare paracetamolo o creme specifiche per far passare il gonfiore dalla zona dove è stata praticata l’iniezione. 

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