Vacanze al mare con bambini: come organizzarsi?

Le vacanze al mare con bambini possono essere molto divertenti, l’importante è organizzarsi per tempo (e non perdere la calma). Ecco qualche consiglio utile.
 

Vacanze al mare con bambini? Il segreto sta tutto nell'organizzazione che deve iniziare con grande anticipo (e non tralasciare i dettagli). © BlueOrange Studio/123rf

Le vacanze in famiglia sono dietro l’angolo ma, se ci si prepara a partire con bambini e o neonati, il potenziale di rilassamento delle ferie a lungo sospirate potrebbe creare qualche grattacapo specialmente tra i neo-genitori perlopiù dubbiosi circa la possibilità di riuscire davvero a godere di qualche momento di relax balneare. Ma è davvero così? I bambini al mare sono realmente difficili da gestire e poco rilassanti per chi li accompagna? In realtà, per fortuna, la risposta è no: ma per poter cogliere (quasi solo) il meglio da una vacanza balneare con i più piccoli è indispensabile partire preparati e organizzarsi con molto molto anticipo. Ecco qualche consiglio.
 

Neonati al mare: attenzione al sole

Se si parte in compagnia di neonati è indispensabile pensare a una revisione quasi completa delle proprie abitudini balneari. Vietate, per esempio, le sessioni di tintarella sotto il solleone: nessun ombrellone e nessuna crema è sufficiente per proteggere i piccolissimi quindi l’unica possibilità è quella di portarli sulla spiaggia solo nelle primissime ore del giorno ritirandosi poi con loro quando i raggi iniziano a farsi più caldi. Ma ci sono dei vantaggi. Durante le prime ore del giorno, infatti, il bagnasciuga è ben poco affollato e dunque è ben più rilassante e il sole fa meglio alla pelle. Tra l’altro, poi, in questi periodi della giornata si potrà camminare tranquillamente sul bagnasciuga con due considerevoli plus: in primo luogo, infatti, il piccolo respirerà lo iodio e in più la mamma farà un po’ di esercizio fisico che l’aiuterà a tornare in forma!


Giochi sulla spiaggia e piscinette

Se invece i bimbi sono già un po’ più grandi – cioè hanno superato i due anni – la loro permanenza sulla spiaggia può iniziare a diventare un po’ più lunga. Vietato, anche in questo caso, dimenticarsi una crema solare ad alto fattore di protezione evitando comunque le ore più calde per scongiurare il rischio di un colpo di sole. Per rendere più piacevole la permanenza dei bambini in spiaggia, poi, sarà utilissimo ricordare di portarsi dietro un gran quantitativo di giochi da spiaggia per distrarre i piccoli fornendo numerose alternativa a livello di intrattenimento. Un consiglio in più: visto che a quest’età i piccoli sono generalmente un po’ timorosi rispetto al bagno in mare non dimenticate di portare con voi una piscinetta gonfiabile di modo da poter far rinfrescare i più piccoli facilmente e in tutta tranquillità.


I primi bagni in mare dei bambini

Se, infine, i bambini hanno superato i tre anni (o manifestano chiaramente il desiderio di immergersi in mare) vuol dire che è arrivato ufficialmente il momento di iniziare con i primi bagni. L'importante, però, è evitare di forzare i piccoli di casa. Anche se i bambini hanno confidenza con il nuoto in piscina, infatti, l'ingresso in mare può causare qualche preoccupazione ed è per questo che i bimbi non dovrebbero essere costretti ad immergersi. Nei primi giorni, quindi, meglio iniziare gradualmente invitando i bambini ad avvicinarsi all'acqua e a giocare sul lungomare salvo poi, quando saranno loro ad esprimerne il desiderio, guidarli verso i primi bagnetti. Ovviamente, in questo caso, braccioli o salvagente saranno accessori utilissimi, e - in un secondo momento - si potranno tentare giochi in acqua facendo, per esempio, immergere in mare la loro bambolina (e invitando poi i piccoli ad imitarne le gesta acquatiche) o "facendo la stellina" cioè invitandoli a sdraiarsi supini sull'acqua con una mano della mamma pronta a sostenerli rimanendo aperta sulla schiena. Con calma, poi, arriveranno anche le prime bracciate.

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