Salto della quaglia: i rischi del coito interrotto

Cos'è il salto della quaglia e come si fa? Assai praticato, ma altrettanto insicuro, è il metodo contraccettivo che prevede l'estrazione del pene prima dell'eiaculazione. Ecco i rischi del coito interrotto.  

Per una donna, tra i rischi del coito interrotto, oltre a una gravidanza indesiderata c'è quello di non arrivare all'orgasmo.


Cos'è il salto della quaglia?

Salto della quaglia, ma anche salto del leone: modi di dire per definire il coito interrotto, il metodo contraccettivo tra i più diffusi e meno sicuri al mondo. Ecco come funziona: sul più bello, appena prima di eiaculare, l’uomo estrae il pene dalla vagina evitando così allo sperma di penetrare (o di "venire dentro", in termini tecnici). 

Si può rimanere incinta con il salto della quaglia?

Al di là dell’effettiva riuscita dell’operazione (sono momenti in cui l’autocontrollo non è esattamente all’apice), il metodo non tiene conto delle (frequenti) fuoriuscite di liquido seminale prima dell’orgasmo in grado, comunque, di fecondare la donna. Tradotto: si può rimanere incinta con il salto della quaglia.
Numeri alla mano, secondo l’indice di Pearl, ovvero la tabella di riferimento dell’efficacia dei metodi contraccettivi, più di una donna su cinque che si affida al salto della quaglia rimane incinta.  

Coito interrotto: rischi

Senza contare che il coito interrotto può avere effetti negativi anche da un punto di vista psicologico e sessuologico con inevitabili ricadute nella coppia. Tanto per cominciare la gestione della contraccezione è del tutto impari e completamente nelle mani (per usare un eufemismo) dell’uomo; in secondo luogo perché la riuscita del salto è inversamente proporzionale al piacere della quaglia. Il che si è spesso tradotto in disturbi della sfera sessuale, dall’ansia da prestazione all’eiaculazione precoce fino alla totale mancanza di erezione. 
Va detto che nemmeno per la donna una brusca interruzione del rapporto è piacevole. Anzi. Tanto più che dopo difficilmente il rapporto riprende e di conseguenza, a meno che non abbia già avuto un orgasmo, il piacere è del tutto mortificato. Un aspetto analizzato perfino da Freud nel saggio Ossessioni e fobie, in Opere 1886/1905 dove, al coito interrotto collegava l’insorgere della nevrosi d'angoscia. Per dirla con parole sue, "il marito (…) interrompe il contatto (…) senza preoccuparsi dello stato di eccitazione della moglie". Insomma il salto della quaglia non s'ha da fare, né domani, né mai. Le alternative, in materia di contraccezione, non mancano. 

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