Prove Invalsi 2017: cosa sono e quando sono?
Le Prove Invalsi (acronimo di Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione) per il 2017 si svolgeranno tra maggio e giugno.
Le date delle Prove Invalsi 2017 sono state comunicate ufficialmente e, dopo il cosiddetto "questionario dello studente" - già compilato, in forma anonima, durante il mese di gennaio per raccogliere informazioni sugli allievi, sulla loro situazione familiare e sulla scuola frequentata -, si svolgeranno tra il mese di maggio e il mese di giugno. Partenza dalle elementari il 3 di maggio con i quiz preliminari di lettura e di italiano destinati agli studenti delle scuole primarie (in II e V) che poi continueranno, a due giorni di distanza (il 5 di maggio), con la prova di matematica. Il secondo appuntamento del calendario sarà poi il 9 di maggio e riguarderà gli studenti della seconda superiore che dovranno risolvere i quesiti delle due materie nello stesso giorno. Ultima data, quindi, il 15 giugno quando, in occasione dell'esame finale, sarà il momento delle classi III che si sottoporranno ai quiz che faranno poi media con i risultati della prova di Stato. Ma cosa sono le prove Invalsi?
Prove Invalsi italiano: in cosa consiste?
La prima prova, quella di italiano, è un questionario che riguarda la comprensione di un testo che deve essere letto con attenzione dallo studente e poi commentato a partire dalle domande. Il livello di difficoltà dell'analisi proposta, ovviamente, varia a seconda della classe frequentata ma lo schema è comune per gli studenti di elementari, medie e superiori.
Prove Invalsi matematica: come sono strutturate?
Il secondo test, quello di matematica, prevede invece una serie di domande di logica che servono per fotografare la preparazione dello studente. Anche per le Prove Invalsi 2017 i quiz si limiteranno a italiano e matematica mentre per il 2018 sono previste importanti novità.
Prove Invalsi 2018: i cambiamenti previsti
Le Prove Invalsi 2017 saranno le ultime strutturate secondo lo schema ormai classico. Nel 2018, infatti, sarà introdotta una terza prova che però, malgrado le indiscrezioni degli ultimi periodi che avrebbero voluto l'inserimento di un quiz di scienze (come già avviene nella maggior parte dei paesi europei) riguarderanno le lingue straniere e, nello specifico, l'inglese. La seconda importante novità, poi, riguarda gli studenti delle scuole medie che non troveranno più le Prove Invalsi in sede d'esame ma dovranno rispondere ai questionari nel corso dell'anno e otterranno una valutazione che sarà il requisito obbligatorio per l'ammissione all'esame finale.
Prove Invalsi: le polemiche
Le Prove Invalsi, fin dalla loro introduzione nel 2008, hanno sollevato molte polemiche in primo luogo tra docenti e dirigenti scolastici che le considerano ora inutili (poiché non riguardano i programmi ministeriali), ora antisindacali (perché temono che siano un modo per giudicare il loro operato professionale). Anche tra i genitori, però, le prove Invalsi non godono di ottima fama perché le famiglie non hanno accesso ai risultati. In realtà, però, queste prove vogliono essere esclusivamente una cartina tornasole della vita scolastica degli allievi e non influiscono sul curriculum degli studenti. L’unica prova che “fa media”, infatti, è quella cui si sottopongono gli studenti delle III medie ma, anche in questo caso, si tratta di un’influenza minima visto che le prove d’esame sono in tutto sette e dunque l’Invalsi influisce per un settimo del totale.
Esercitazioni Prove Invalsi: come aiutare i figli?
Al di là di tutto, però, il dubbio principale tra i genitori riguarda il modo migliore di aiutare i propri figli a prepararsi in vista delle due prove. Per riuscirci esistono (e sono facilmente reperibili online) delle esercitazioni di Prove Invalsi alle quali, nelle settimane precedenti il quiz, si potrà affiancare la lettura di alcuni testi scritti dopo la quale si potranno invitare i giovani studenti a rispondere a qualche domanda per verificare la loro comprensione dei brani appena letti. A proposito della prova di matematica, invece, il consiglio è quello di sottoporre loro qualche quesito di logica di modo da farli sentire più preparati di fronte al (temuto) esame di matematica.