Massaggio Shiatsu: ecco quel che c'è da sapere
Da una tecnica orientale, una terapia che non è estetica ma è curativa. Per questo motivo è bene capire in cosa consiste il massaggio shiatsu e per chi è indicato.
Massaggio Shiatsu, si tratta di una delle forme di terapie che, dall'Oriente, sono arrivate per prime in Italia. E nonostante la lunga storia pregressa, ancora non c'è grande chiarezza sul tema. Per prima cosa, ricordano gli esperti del settore, non è un massaggio, nel senso che è più nello specifico una terapia e non un trattamento estetico. Si basa, come in altre forme di massaggio olistico, su una serie di livelli, che comprendono anche un approccio fisico, emozionale, mentale e spirituale, secondo le filosofie orientali. Si seguono quindi, come per altre tecniche come la riflessologia podalica, i meridiani e le diverse pressioni da parte dell'esperto, che dopo osservazione, ascolto, domande e contatto, lavora per far fluire le energie.
Lo scopo di questa terapia, come vedremo, secondo i suoi autori e sostenitori, è quello di distendere, tranquillizzare e dare nuova energia al paziente.
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Cos'è?
Lo Shiatsu è una forma terapeutica molto diffusa in Giappone, che prevede una serie di pressioni, massaggi, distensioni e tamburellamenti senza olio e attraverso gli abiti (possibilmente di tessuto molto leggero). La parola Shiatsu si traduce proprio come pressione delle dita e ci sono diversi tipi di Shiatsu, ma tutti hanno in comune una origine antica, quella che rimanda al Giappone di primo Novecento, e le stesse terapie tradizionali di quella epoca che hanno portata alla nascita della agopuntura e dei massaggi anma.
Si è poi evoluta negli anni, attingendo da conoscenze e applicazioni più moderne, ma fa sempre parte di quel gruppo di tecniche e terapie che fanno capo alla Medicina Tradizionale Cinese.
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I benefici
Lo Shiatsu è una terapia non invasiva che, secondo i suoi sostenitori, ha un potere e un fine specifico, quello del benessere generale della persona, ma anche la riduzione dello stress. Sempre secondo le teorie cinesi e giapponesi, funziona soprattutto per una vasta categoria di condizioni e disturbi muscolo-scheletrici, ma anche nella riduzione della rigidità muscolare.
Migliora l'aspetto della pelle, la funzionalità del sistema digestivo, aiuta il sistema nervoso. Dal mal di testa all'insonnia, dal mal di schiena agli stati di ansia, si tratta di una tecnica dal potere sedativo, secondo i terapeuti.
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I principi
Alla base della medicina tradizionale cinese e giapponese c'è il concetto del Qi, l'energia vitale che è alla base del funzionamento del corpo. Fluisce nel corpo attraverso i meridiani e i terapeuti che hanno accesso, secondo questa metodologia, proprio ai punti vitali e sono in grado di favorire lo scorrimento anche in situazioni di ostruzione o deficit, situazioni che portano a sintomi minori, come influenze, mal di testa, dolori muscolari o difficoltà digestive. Secondo la teoria, si tratta di segnali che dimostrano la disarmonia del corpo.
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Cosa succede?
Prima del massaggio vero e proprio, il terapeuta Shiatsu di solito parte raccogliendo una serie di informazioni sullo stato di salute del "ricevente", come spesso il paziente viene chiamato. Lo Shiatsu di norma avviene su un futon basso, un tradizionale materasso giapponese, ma accanto alle manipolazioni è molto importante la fase di ascolto, dialogo e presenza del terapeuta.
Si organizza quindi un piano di terapia in accordo alle necessità del paziente, per riportare ad un bilanciamento energetico, ma anche migliorare la vitalità della persona. Una sola seduta di solito è considerata di puro mantenimento, mentre un percorso ad hoc viene considerato più lungo e articolato. Come si diceva la fase massaggio avviene o vestiti o avvolti comunque da teli di materiali naturali, come cotone.
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La scienza
Come altre tecniche e terapie legate alla medicina tradizionale, anche lo Shiatsu non è riconosciuto dalla medicina e dalla scienza ufficiale, e persino il ministero della Salute giapponese ne ha canonizzato la pratica relativamente di recente, tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Di sicuro è assodata la capacità di rilassare e combattere diverse forme di ansia, ma lo stretto rapporto tra paziente e terapeuta, e il valore talvolta spirituale del lavoro svolto, rendono tutt'altro che univoca e universalmente accettata la pratica.
Nel settore, sono spesso accettati e proposti due studi, uno condotto dal dottor Zoe Pirie agli inizi degli anni 2000, è intitolato The Impact of Delivering Shiatsu in a General Practice e ha analizzato il trattamento (positivo) di dieci pazienti da parte del Servizio sanitario nazionale della cittadina inglese di Sheffield. Nel 2006 e 2010 è stata portata invece avanti un lavoro di review di tutti i lavori sul tema Shiatsu e agopuntura dalla Thames Valley University, che ha giudicato la prima pratica promettente per quanto riguarda i disturbi muscolo-scheletrici di natura psicologica.
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Chi deve evitarlo?
Di base, prima di iniziare un percorso terapeutico lungo e articolato come quello dello Shiatsu, se non si tratta di un trattamento sporadico, conviene informare il proprio medico di base. Generalmente si sconsiglia a chi ha problemi di cuore, di fegato, infezioni, trombi, malattie della pelle contagiose, influenza con febbre, specifici problemi circolatori che renda indicata la terapia.
Sarebbe bene parlare con il proprio specialista anche in caso di reumatismi, osteoporosi, eczema, o chi ha subito da poco un intervento chirurgico.
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In Italia
Ci sono una serie di norme che, in Italia, riguardano lo Shiatsu. Ad esse si riferisce la Legge 14 gennaio 2013, n.4 (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 26 gennaio 2013, n. 22), attraverso la quale il Governo italiano ha reso disponibili una serie di elenchi di associazioni professionali, a titolo puramente informativo e senza un giudizio di affidabilità, ma è comunque un passo avanti per chi cerca una figura professionale riconosciuta.
Esistono infatti in questi elenchi la APOS, Associazione Professionale Operatori e Insegnanti Shiatsu, la FISieo (Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti e Operatori) e il C.O.S. (Coordinamento Operatori Shiatsu). C'è poi FederShiatsu Italia, membro italiano della European Shiatsu Federation.
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Masaggio in gravidanza
Secondo la University of Miami School of Medicine i massaggi, in generale, possono avere un buon effetto in maternità perché riducono lo stress e il dolore lombare. Aumentano il benessere generale, fanno salire i livelli di dopamina e serotonina, riducono il cortisolo e migliorano l'umore.
Ma non c'è una visione univoca su specifiche classi di massaggi e neppure sulla stimolazione energetica sulla quale si basa lo Shiatsu. Quindi il suggerimento è di non esagerare con la terapia e farsi sempre consigliare e seguire anche da un medico di medicina "tradizionale" che supporti e consigli anche nell'accesso a questa pratica.
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Massaggio Watsu
Mai pensato di dedicarsi allo Shiatsu in acqua? Si chiama Watsu e, come indica il suo nome, è l'unione tra water e shiatsu. Un trattamento nato nel 1980 da una intuizione di un americano, Harold Dull, esperto di Shiatsu, che ha avviato la sua scuola di Shiatsu in acqua in California ormai più di trent'anni fa: una disciplina che prevede che il corpo galleggi mentre gli occhi sono chiusi.
L'istruttore e terapeuta, al quale si è appoggiati, procede a far compiere piccoli, quasi impercettibili, movimenti che aiuteranno a far sciogliere contratture, a rilassarsi e far fluire le proprie energie bloccate.
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