Riflessologia: il benessere arriva da mano e piede

La riflessologia della mano o del piede, ma anche dell'orecchio, aiuta il benessere di tutto il corpo. Il riflessologo Luca Giove ci spiega come e perché.

La riflessologia è una tecnica di origine asiatiche, ma che ha un suo filone tutto occidentale.


Mano, piede, orecchio. La riflessologia è una tecnica molto particolare, di cui si parla sempre più spesso, ma di cui sa conosce ancora troppo poco. I suoi benefici sono molto diversi: il riflessologo Luca Giove, che si è formato alla Scuola Superiore di Reflessologia Zu Center Milano, ci spiega come funziona.

Come nasce la riflessologia?

La riflessologia è una disciplina orientale molto antica, ma in realtà quella che conosciamo e pratichiamo in Occidente è il risultato degli studi di un medico otorinolaringoiatra americano, William Fitzgerald, appassionato a medicine meno tradizionali. Fitzgerald capì che schiacciando alcuni punti del palato i suoi pazienti sentivano meno male (considerando che all'epoca non si usava l'anestesia). Iniziò a indagare e analizzarle, tracciando le linee e i meridiani che oggi utilizziamo.


Qual è l'obiettivo?

Si tratta del massaggio ad un punto preciso della mano, del piede o dell'orecchio, che riporta i suoi effetti benefici all'organo riflesso. Ad esempio sollecitando una parte superiore della pianta del piede, vicino all'attaccatura del terzo dito, stimoliamo il rene.


Come funziona?

A grandi linee, la stimolazione agisce a livello dei nervi. Il massaggio favorisce una serie di impulsi elettrici che agiscono chimicamente sugli organi. Esiste ovviamente una mappa del corpo che spiega come questo avviene, come per l'agopuntura. Possiamo immaginare che nel piede sia riprodotto il corpo dall'alto (le dita) al basso (il tallone).


Fa male?

Può essere molto fastidioso quando si va a toccare un punto particolarmente sensibile, secondo lo stato della persona. 


Cosa avviene durante la seduta al piede?

Il riflessologo prima osserva il piede, poi inizia il massaggio cercando di soffermarsi sui punti dolenti. Può esercitare una pressione lenta e profonda, per tonificare un organo, oppure veloce e leggera, per rilassarlo. Ci sono organi su cui questa tecnica agisce meglio, cioè stomaco, milza, pancreas, vescica e rene: i cosiddetti organi legati ai meridiani zu (bassi). 


Nella riflessologia palmare?

I punti sono meno e la pressione è diversa. Già Fitzgerald chiedeva ai suoi pazienti di stringere un pettine particolare, quando li operava, per alleviare il dolore: tecnica che aveva appreso dalle partorienti pellerossa. Un'applicazione moderna la troviamo nei braccialetti da viaggio contro la nausea, che esercitano sul polso una pressione che fa diminuire il fastidio di cui soffriamo.


E nella riflessologia auricolare?

Si chiama auricoloterapia la tecnica che, più che il massaggio, prevede l'applicazione di piccole palline, aghetti o sfere per ridurre il dolore o ridurre alcuni disturbi.


Ci sono controindicazioni?

No, perché non è una pratica invasiva.


Quando è indicata?

La riflessologia plantare può essere utile in svariate situazioni. Ad esempio in caso di una gravidanza podalica. E altri che favoriscono la circolazione e la riduzione della ritenzione idrica. O rilassano la tensione, e la somatizzazione di stomaco. Insomma, è una disciplina molto amata e molto adatta alle donne.
 
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