Che cos’è l’amore? Per troppe donne noia sotto le lenzuola

Che cos’è l’amore? Una combinazione chimica, dice la scienza. Un sasso nella scarpa, canta Vinicio Capossela. Una noia sotto le lenzuola, risponde quasi una donna su due tra quelle intervistate da Lovehoney, il portale tra i più famosi dispensatori di gadget erotici. Insomma, sdoganati i tabù e liberalizzati i costumi, pare che le donne abbiano tirato i remi in barca. 

Della serie: tra una notte infuocata e una sessione di coccole, una coppia su tre festeggia San Valentino con la seconda opzione. Il dato arriva da un'indagine del sito In a Bottle, da cui emerge come le coppie più che la passione cerchino dialogo (47%), più che sperimentare il Kamasutra vorrebbero ravvivare un sentimento annoiato (35%) e più che fare follie si augurano di risolvere i problemi in maniera costruttiva (22%). Va meglio con i bambini che alla domanda che cos’è l’amore lasciano i grandi a bocca aperta: “Sono le farfalle nello stomaco”; “È Emanuela: quando la penso sudo tutto”; “È quando una persona sta bene con l’altra”; “È quando due persone si corteggiano”.    

I bambini lo sanno, che cos’è l’amore, i grandi lo dimenticano, si confondono. Eppure gli esperti lo ripetono da anni: “rinnovare tutti i giorni i piccoli dettagli di cui è fatto un grande sentimento spesso è più difficile del previsto" spiega lo psichiatra Michele Cucchi. La collega francese Sophie Cadalen fa notare che, paradossalmente, il dilagante soft-porno ha affondato il desiderio: “L’imperativo a godere ad ogni costo e in ogni occasione è un vincolo che porta ansia da prestazione e alla fine ci inibisce". Per non parlare di quando sono “le donne ad auto-censurarsi a letto, come fanno nella vita professionale. Se prendono l'iniziativa di fare l'amore, poi non completano il loro piacere” riflette la sessuologa francese Ghislaine Paris. Insomma, da Madame Bovary ad Anastasia Steele le donne si sono complicate la vita fino a dimenticare che cos’è l’amore. 

Perché l’amore non è politically correct, tanto per cominciare. In materia, Rocco Siffredi nelle vesti di dispensatore di consigli alle coppie in crisi, non ha peli sulla lingua: "La donna è come un fiore, se non le dai attenzioni appassisce. Vuol tornare a essere donna, non vuol sentire 'posso?', vuole essere presa". E qui si potrebbe tirare in ballo le colpe degli uomini che non sono più quelli di una volta, hipster come sono diventati. Il che spiegherebbe anche il successo delle Cinquanta sfumature, che ha (piacevolmente) stupito anche E.L. James: voleva pubblicare “un romance con un po’ di pepe” e invece si è ritrovata a fare da megafono delle donne incapaci di denunciare la routine. Il fatto è che nemmeno la deriva opposta convince le donne perché il sesso senza amore è “puro tecnicismo alla ricerca di un piacere che si pretende dall’altro. È più facile finire a letto che parlarsi francamente” riflette Umberta Telfener autrice de La manutenzione dell’amore (Castelvecchi).  

Philip Delerm, con il bestseller La prima sorsata di birra (Frassinelli), propone di ritornare alle origini seguendo la “filosofia dei piccoli piaceri”. Un mazzo di violette, un bel tramonto e un paio di lenzuola di lino, per esempio, per riscoprire che cos'è l'amore. Perché dice bene Wilhelm Schmid, professore di Filosofia a Erfurt, in Germania quando dice che “il collante della coppia è se stessa, il reciproco interesse, lo stare bene insieme, che tuttavia si riducono fino a scomparire”. E allora si sbarca nella terra del “fadeout” della dissolvenza, dominata dal “sexout”. 

Insomma, se rispondere alla domanda che cos’è l’amore è arduo, evitare di trasformarlo in una landa desolata (senza sesso) è possibile: basta “usare i sensi semplificando tutto o facendo in modo che le cose semplicemente accadano, anche quando lui o lei non sembrano averne granché bisogno. È bellissimo dare sfogo intensamente, in uno stesso, lungo momento, a tutta la sfera della sensibilità, dalla vista all’udito, dall’olfatto al gusto, ma anche quella del movimento e del senso che abbiamo nascosto nel nostro stomaco". Lo sanno anche i bambini: l'amore sono le farfalle nello stomaco.