Marito ipocondriaco? No, ma sente di più il dolore

Bisogna pensarci bene prima di additare vostro marito come un ipocondriaco. Secondo un recente studio gli uomini hanno bisogno di più morfina rispetto alle donne per provare sollievo dal dolore.

Accusati di essere mariti ipocondriaci, gli uomini ora possono difendersi: sentono di più il dolore.


Un marito ipocondriaco, annichilito da influenze, malanni e malesseri vari, stando ai racconti tra amiche, può trovare ora una spiegazione scientifica: sente maggiormente il dolore.

Andando per ordine, tutto parte da una dichiarazione di Antonio Corcione, presidente della Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva (Siaarti), in vista del prossimo convegno della società a Napoli: "In una serie di studi effettuati sul dolore post-operatorio con il sistema di somministrazione controllato direttamente dal paziente, si è visto che i maschi consumavano circa 2,4 volte più oppioidi rispetto alle femmine. In effetti è̀ stato dimostrato che gli uomini necessitano di almeno il 60% in più di morfina delle donne per ottenere lo stesso sollievo dal dolore. Questo significa che le donne sono più sensibili alla morfina".
Quasi il doppio della morfina in più necessaria ad un uomo. Con buona pace del sesso forte.

Ma questo, più prosaicamete, significa anche che possa esserci una diversa modulazione del dolore tra i sessi: "Il dolore è un'esperienza complessa che deriva dall'integrazione di componenti fisiche, psichiche e socio-culturali. Tuttavia anche fattori sociali e culturali hanno un impatto significativo, soprattutto sul modo di interpretare e comunicare il dolore". Ad esempio il dolore cronico affligge maggiormente le donne che però, spiegano dal'associazione, hanno ancora una probabilità più bassa degli uomini di ricevere le terapie adeguate.

Non che manchino i materiali e gli studi, in merito. Secondo il presidente degli anestesisti, poi, i risultati ottenuti sono significativi. "Differenze di risposta alla terapia analgesica sono state documentate per esempio per due classi di agenti analgesici molto importanti: gli antinfiammatori non steroidei e gli oppioidi. I farmaci antinfiammatori non steroidei sono ampiamente usati per trattare problemi di dolore acuto e cronico. Per esempio, lo studio dell'ibuprofene ha dimostrato che l'effetto analgesico era presente nei soggetti sani maschi, ma non nelle femmine. La concentrazione plasmatica era simile nei due sessi e quindi la differenza di genere non poteva essere attribuita a un'inadeguata dose di ibuprofene e neanche ai livelli iniziali di dolore".

In futuro, quindi, oltre a prendere un farmaco più o meno adatto al nostro fisico e alla nostra età, potremmo forse pensare ad un antidolorifico per lui o per lei. Con buona pace di tanti mariti, che con la cura giusta non potranno più lamentarsi.

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