I nudi degli ex soldati mutilati mobilitano la rete

Gli scatti del fotografo Michael Stokes hanno raccolto 10 volte la cifra richiesta su Kickstarter: i modelli nudi sono ex soldati americani mutilati immortalati in pose sexy.

Michael Stokes ha fotografato gli ex soldati nudi come se non fossero mutilati.


Nudi così sembrano delle statue greche, degli atleti, al massimo dei modelli. Invece sono ex soldati che in guerra hanno perso un braccio, una gamba o entrambi. I loro corpi mutilati sono magnetici e il libro fotografico dal titolo Always Loyal (sempre fedele) realizzato dal fotografo Michael Stokes è un capolavoro non solo artistico ma anche umano. Un (capo)lavoro che la rete conosce bene visto che se il 15 novembre sarà in vendita su Amazon, subito dopo il Veterans Day, è grazie al successo della campagna di raccolta fondi lanciata su Kickstarter dall’autore nel mese di luglio. L'obiettivo era raccogliere 48.250 dollari, ma la somma raggiunta è arrivata a quota 411.134 tanto che ora Stokes ne donerà 20mila al Semper FI Fund, un ente di beneficenza che si occupa dei soldati feriti. 

Tutto è iniziato un giorno di tre anni fa, quando il fotografo 52enne ha incontrato il 26enne Alex Minsky, un Marine che in Afghanistan aveva perso un pezzo di gamba e una volta ritornato a casa era piombato in una depressione infarcita di alcolismo. A cambiargli la vita è stato Michael che gli ha proposto un servizio foto. Invece di storcere il naso il giovane si è illuminato e senza pudore ha messo a disposizione dell’artista il suo corpo, i suoi muscoli, i suoi tatuaggi. “L’ho fotografato come se non fosse un amputato, esattamente allo stesso modo dei miei modelli di fitness, immortalati in pose vagamente erotiche“, ha dichiarato Stokes. Lì per lì non successe granché. Poi il Daily Mail pubblicò il servizio e il fotografo si ritrovò sommerso di richieste.

Da allora ha incontrato decine e decine di veterani, ha trascorso con ognuno abbastanza tempo per creare la sintonia e metterli a loro agio prima di fotografali in posa, mostrando al mondo il loro volto irriverente e i loro corpi imperfetti, mozzi, deciso a dimostrare che “questi uomini e donne di ritorno dalla guerra sono ancora molto giovani, vogliono costruirsi un futuro e anche se non hanno la pensione e sono 'in pensione', sono pronti a far parte del mondo”. Così come sono, senza trucchi né inganni, con i loro corpi segnati dalla guerra ma ancora pieni di vita.

Di fronte al successo riscosso dal suo lavoro, Stokes è convinto che “la gente guarda anzitutto una bella donna o un bell’uomo. Solo in un secondo tempo si accorge che si tratta di persone a cui mancano gli arti”. E quando lo notano, all'estetica subentra l'umanità per quegli uomini e quelle donne che per sempre porteranno sui loro corpi  “il prezzo che il paese ha pagato”. 

Copyright foto: Instagram@Michael Stokes
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