Allergia di stagione: pollini in calo. Grazie ad un insetto
Il polline d'Ambrosia sta per raggiungere il suo picco. Ma i livelli sono bassi, grazie alla presenza in natura di un coleottero che, attaccando le piante, salva gli allergici.
Tra gli allergici, anche chi non ama gli insetti proverà un po' di affetto per lui. Parliamo di un coleottero ghiotto di Ambrosia, che si chiama Ophraella communa e arriva dal Nordamerica.
La guerra alle allergie stagionali è aperta, complice il picco di pollini prodotti dai fiori della Ambrosia artemisiifolia. Fiori che costituiscono il pasto più ambito dal piccolo parassita oligofago, che si nutre della pianta infestante, a sua volta non autoctona ma arrivata in Europa nei primi del Novecento, probabilmente al seguito di alcune partite di semi importati dal continente americano.
Si è presto diffusa, creando non pochi problemi. A poco sono valsi gli interventi di disinfestazione: da agosto a settembre, puntuale, arriva il picco di pollinazione dell'Ambrosia. Nessun allergico si salva: i suoi micro-pollini sono tra i più fastidiosi, in grado di causare anche raffreddori, congiuntiviti e asma bronchiale in chi è soggetto all'allergia.
Il suo nemico naturale, il piccolo coleottero, è stato individuato nel 2013 e dopo averne favorito l'immissione in natura, è stato posto sotto osservazione dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa), in diverse aree d'Italia: i risultati sono stati incoraggianti, tanto che nonostante la situazione di gran caldo di questa estate abbia reso ideale la stagione per l'Ambrosia, i pollini non raggiungono i livelli di guardia.
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