Un virus modificato può curare la sordità genetica
Quando è di origine genetica, in alcuni casi la sordità potrebbe essere curata grazie ad un virus modificato, scoperto da un team di ricerca statunitense.
Contro una particolare tipologia di sordità, di origine genetica, la soluzione potrebbe arrivare da un virus, che sarebbe in grado di far recuperare l'udito a chi si trova in questa condizione, correggendo il difetto congenito che è alla base della patologia, proprio attraverso una terapia virale.
Lo spiega uno studio, appena pubblicato sulla rivista Science Translational Medicine da un team di ricercatori statunitensi e svizzeri guidato da Jeffrey R. Holt, della Harvard Medical School di Boston. I medici hanno scoperto infatti che questa particolare tipologia di sordità è talvolta determinata dal cattivo funzionamento di micro-peli che si trovano nell'orecchio e che convertono i suoni in impulsi elettrici, poi tradotti dal cervello nei rumori che sentiamo. Ma è proprio una mutazione genetica a fare sì che questo processo di trasmissione avvenga in modo errato. Uno stato che riguarda il 6% dei casi di sordità familiare.
Così, per riparare questi minuscoli peletti, i medici hanno agito grazie ad un virus modificato, che ha riparato la variazione del gene, riprogrammandone il funzionamento e correggendo così il problema. I test, fino ad oggi, sono stati effettuati su topi, che dopo due mesi hanno mostrato un significativo miglioramento, anche se non un totale recupero dell'udito.
A parte questo specifico caso, relativo al malfunzionamento delle micro-ciglia, i ricercatori hanno spiegato che la sordità congenita può essere dovuta a 100 diversi geni e che i difetti contenuti nel Dna sono alla base di circa la metà dei casi di perdita di udito nella prima infanzia. Il loro lavoro è quindi solo un primo passo nella ricerca di nuove soluzioni e trattamenti personalizzati, per ripristinare l'udito. Anche se cantare vittoria è ancora prematuro, e regalare false speranze sarebbe sbagliato, si tratta comunque di un risultato importante nel trattamento di alcune forme di sordità.
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