Ventilatore, climatizzatore, condizionatore: caldo e salute
Umidità, caldo, mancanza d'aria. Ventilatore e climatizzatore, quale è meglio scegliere? Ed è vero che il condizionatore fa male? Ecco come sciogliere i dubbi, ma senza sciogliersi in sudore.
Un poco di fresco, che miraggio. Con il caldo che si abbatte in città, la necessità di raffreddare le stanze è sempre più importante. Ci sono i ventilatori, che fanno girare l'aria. Anche il condizionatore serve per raffreddare l’aria, mentre il climatizzatore può anche deumidificarla, filtrarla o, quando necessario, riscaldarla.
Se le necessità di ciascuno sono soggettive, la salute resta un denominatore comune per tutti. E quindi, cosa scegliere? Il Ministero della Salute ha dato delle importanti linee guida, che ci ricordano come, per il nostro benessere, siano tre i principali parametri del microclima delle abitazioni: la temperatura, l'umidità e la ventilazione. Già perché quando un'abitazione è assolata e poco areata è come una scatola lasciata in pieno sole: anche il senso comune ci ricorda che la temperatura, al suo interno, potrebbe essere più alta che all'esterno. In linea di massima, però, durante le giornate più calde dell’estate è importante evitare rischi per la salute e per la sicurezza delle persone più esposte, come anziani, malati e bambini, con qualche accorgimento specifico.
Schermare le finestre
Per prima cosa è importate schermare le finestre esposte a sud e sud-ovest con tende, persiane o veneziane.
Ventilazione naturale
Nelle ore meno calde e di notte è meglio far circolare l'aria, per consentirne il rinnovo.
Aria condizionata
Via libera dal Ministero della salute, che scrive: "L’ uso di impianti di aria condizionata contribuisce in maniera rilevante a migliorare le condizioni di benessere e sicurezza negli ambienti dove si vive. Passare alcune ore in ambienti condizionati (in particolare durante le ore più calde della giornata) aiuta a ridurre sensibilmente la frequenza di effetti negativi sulla salute e garantisce condizioni di benessere alle persone con il minimo impegno del sistema di termoregolazione dell’organismo".
Temperatura
Bisognerebbe evitare di regolare il condizionatore o il climatizzatore, dentro casa, a livelli troppo bassi rispetto all'esterno e comunque la temperatura dell’ambiente domestico, per il benessere fisiologico, è intorno a 25-27°C.
Climatizzatore
Se la temperatura non è eccessivamente alta, si può prendere in considerazione di usare solo l'effetto deumidificante.
Ventilatore e sudorazione
Sempre il Ministero è più critico sull'uso dei ventilatori: "I ventilatori meccanici accelerano soltanto il movimento dell’aria ma non abbassano la temperatura ambientale. In questo modo la temperatura percepita diminuisce e, pur dando sollievo, i ventilatori stimolano la sudorazione e aumentano il rischio di disidratazione, se la persona esposta non assume contemporaneamente grandi quantità di liquidi".
La giusta posizione
I ventilatori dovrebbero stare a distanza dalle persone e non essere indirizzati direttamente sul corpo, specialmente quando si è a letto. E quando la temperatura, in casa, supera i 32°C, l’uso del ventilatore è sconsigliato, perché potrebbe aumentare la disidratazione.
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