Tumore al polmone: a tre anni dalla diagnosi 1 paziente su 5 è vivo

Quello al polmone è un tumore ancora spesso letale. Ma secondo il presidente dell’Associazione Italiana Oncologia Toracica qualcosa sta cambiando e, a tre anni dalla diagnosi, un paziente su cinque è vivo.

Nonostante sia una delle forme più letali, nuove terapie e ricerca fanno sì che, ad oggi, a tre anni dalla diagnosi, un paziente su tre sia vivo.


A spiegare quanto il tumore al polmone sia ancora grave e diffuso, ci pensano le cifre: 40mila nuovi casi nel 2014 e quasi 34mila decessi. Una degli ultimi nomi noti ad essere colpiti, come si sa, è Emma Bonino. Il tumore al polmone è, non a caso, la prima causa di morte per cancro nei maschi e la terza nelle donne. Ma a spiegare quanto e come la situazione si stia evolvendo (in positivo) è il presidente dell’Associazione Italiana Oncologia Toracica Cesare Gridelli, intervistato dal Corriere della Sera. L'occasione è importante. Esperti e scienziati si sono infatti riuniti oggi, a Napoli, nella conferenza internazionale Immunotherapy and cancer, reality and hopes, promossa dall’Aiot, alla quale hanno partecipato oltre di 150 esperti da tutto il mondo.

Gridelli ha spiegato che ad oggi questa neoplasia, che per i medici è difficile da trattare perché la diagnosi arriva tardivamente, e presenta quindi metastasi già in altri organi, ha adesso qualche arma in più per essere trattata e combattuta. La premessa, d'obbligo, è che ancor oggi si tratta di una malattia che colpisce soprattutto i fumatori (nell'85% dei casi), mentre i restanti casi riguardano spesso individui con mutazioni genetiche, più facilmente trattabili con farmaci a bersaglio molecolare. Mentre per i tabagisti, fino a poco tempo fa, c'era solo la chemioterapia, con i suoi tanti effetti negativi. Nuovi farmaci e nuove terapie sono invece ora disponibili, così da ridurre il tumore o rallentarne la crescita. Il che ha portato ad un traguardo importante, in termini di sopravvivenza.

Gridelli ha anche parlato di una terapia particolare, l'immunoterapia, una pratica che permette "di sfruttare le difese naturali del corpo, ovvero il sistema immunitario, contro tutti i tipi di malattie, incluso il cancro", e che applicata al trattamento dei tumori viene definita immuno-oncologia, una modalità in grado di riattivare le risposte immunitarie del corpo contro il cancro, disattivate dalla malattia, per contrastarla.

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