Nepal, nuove scosse di terremoto, a rischio donne e bambini
Nepal: nuove scosse di terremoto di magnitudo 7,4, altri morti. Donne e bambini le vittime più vulnerabili: tra poco inizierà la stagione dei monsoni e il rischio che si diffondano epidemie è altissimo.
Trema ancora, la terra sotto il Nepal. Erano le 12.50 locali del 12 maggio quando una scossa di magnitudo 7,4, poi un'altra di 5 e un'altra ancora, di 6, in meno di mezz'ora, hanno di nuovo squassato il nordest del Paese, l'epicentro vicino all'Everest, a circa 85 chilometri da Katmandu, la città che il 25 aprile si è sgretolata come un castello di carte. Per ora sono 36 i morti accertati, tra cui le persone che si trovavano in un edificio di Chautara, crollato, ma anche in un mercato della capitale altri palazzi si sono accartocciati. Il bilancio (ancora parziale) di almeno 8200 vite spezzate, 17.866 ferite e 5 milioni senza più una casa, rischia di peggiorare le previsioni ferme a 10mila morti. "Ora è di nuovo tutto immobile" ha raccontato all'Ansa Chiara Mastrofini, cooperante italiana impegnata in un progetto in un orfanotrofio alla periferia di Kathmandu.
Ora si aspetta, e si spera. Che arrivino i medici e i loro kit di pronto soccorso a soccorrere i neonati, i bambini e le donne, in particolare le 50mila incinte e le innumerevoli che prima del sisma allattavano i loro piccoli e ora è già tanto se riescono a tenerli in braccio. Sono loro le vittime più vulnerabili in situazioni come queste. Anche perché non è solo la terra a fare paura, tra poco saranno il cielo e i suoi monsoni a terrorizzare gli abitanti. E le epidemie: il rischio che si scatenino è dietro l'angolo e c'è bisogno di "una risposta sanitaria e umanitaria immediata per contenere il rischio", sottolinea Flavia Bustreo, vicedirettore generale per la Salute della famiglia, delle donne e dei bambini all'Organizzazione mondiale della sanità. "Donne e bambini sono i soggetti che rimangono maggiormente vittime di ferite". Non ci sono più le case, né gli ospedali, manca il cibo e l'acqua potabile, i servizi igienici non ne parliamo, carenze che possono "portare a diarrea e polmonite, due delle principali cause di morte infantile". Il rischio è altissimo "in particolare i bambini al di sotto dei 5 anni".
Senza contare il pericolo che le donne si trasformino in schiave del sesso vendendosi a falsi soccorritori. Una pratica orribile che, purtroppo, in Nepal è figlia di quella vergognosa tradizione che risale all’epoca della dinastia Rana quando i governatori, per assicurarsi l'appoggio britannico installato in India, regalavano le giovani nepalesi, da sempre considerate tra le più belle della regione. Secondo le stime delle Nazioni Unite e delle Ong locali, ogni anno sono tra 12 e 15 mila le ragazze che finiscono a lavorare sulla strada o nei bordelli della vicina India, ma anche della Corea del Sud o addirittura del Sudafrica.
Il Nepal, le donne e i suoi bambini hanno bisogno del mondo. Prima che la terra ritorni a tremare. Prima che l'incubo, che già è una realtà, venga dimenticato. Prima che il futuro si sia mangiato un'intera generazione accartocciata dalla terra che trema.
Copyright foto: Kika Press
Il documento intitolato « Nepal, nuove scosse di terremoto, a rischio donne e bambini » dal sito Magazine delle donne (magazinedelledonne.it) è reso disponibile sotto i termini della licenza Creative Commons. È possibile copiare, modificare delle copie di questa pagina, nelle condizioni previste dalla licenza, finché questa nota appaia chiaramente.