Thailandia: il primo matrimonio tra (tre) uomini
I tre neosposi non hanno avuto una cerimonia ufficiale: la legge thailandese non permette né la poligamia né il matrimonio omosessuale. Hanno però ottenuto una cerimonia religiosa buddista, perché quella religione non contempla proibizioni nella sfera sessuale (salvo per i monaci celibi, che sono però tutt’altra cosa) e prevede la poligamia, anche se – a dirla tutta – la saggezza del Buddha lo ha portato a consigliare ai fedeli di accontentarsi di una moglie sola.
C’è invece un precedente, sia pure di segno opposto, negli Stati Uniti: circa un anno fa, tre donne che vivono nel Massachussets – Kitten, Doll e Brinn - annunciavano di essersi sposate e di essere in attesa del primo figlio. Poi s’è scoperto che in realtà si erano scambiate una sorta di promessa di matrimonio reciproco durante una cerimonia privata otto mesi prima: il Massachussets è stato tra i primi a riconoscere le unioni omosessuali, ma non si è ancora spinto fino alla poligamia. Le autorità non hanno commentato l’episodio, si sono limitate a spiegare che per loro va tutto bene purché la terza donna – la più giovane, Kitten, quella che è rimasta incinta grazie a un "donatore anonimo" – non provi a ottenere i benefici fiscali riconosciuti al coniuge. Dato l’annuncio dell’imminente arrivo del pargolo, le tre mogli sono scomparse dal web. Forse si sono ritirate a vita privata: due mogli nella stessa casa potrebbero non essere uno scherzo neppure per una donna. Vedremo come andrà tra tre uomini sotto lo stesso tetto.