Agorafobia: significato e sintomi
L’agorafobia è la sensazione di panico e di angoscia quando un soggetto si trova in spazi aperti e molto vasti, come ad esempio una piazza. Si caratterizza generalmente con un attacco di panico che paralizza il soggetto nel giro di una decina di minuti.
Agorafobia: sintomi
Almeno quattro dei tredici sintomi seguenti si manifestano durante la sensazione di agorafobia: palpitazioni e battito cardiaco accellerato; sudorazione e vampate di calore; intorpidimento e formicolio; tremore; brividi; sensazione di soffocamento; dolori toracici o addominali; nausea; vertigini e sensazione di svenimento; derealizzazione (perdita di contatto con il mondo circostante); depersonalizzazione (perdita di contatto con la propria persona); paura di impazzire e di morire.
Prevalenza, caratteristiche, evoluzione
Gli attacchi di panico si manifestano almeno per il 2% della popolazione soprattutto durante l’adolescenza e l’età adulta, anche se non sono rare le occasioni nei bambini e negli anziani. La frequenza è molto variabile: alcuni possono essere vittime di attacchi di panico una volta all’anno mentre altri perfino due o tre volte a settimana. Anche l’evoluzione non è sempre la stessa: in un terzo delle persone, gli attacchi di panico spariscono completamente durante l’età adulta; per i due terzi rimanenti, invece, essi non solo perdurano ma tendono ad aggravarsi. Questo tipo di disturbo risponde anche ad una componente genetica. I soggetti che presentano un disturbo legato all’agorafobia tendono ad evitare degli spazi vuoti molto grandi ma anche i mezzi pubblici.
Agorafobia: significato
L’agorafobia designa un tipo di ansia specifica: quella di ritrovarsi nei luoghi dove è difficile o impossibile “sfuggire” come per esempio essere bloccato nella folla, in un mezzo di trasporto, in una sala di riunioni, in una fila di attesa, ecc. Il 95% dei soggetti che hanno un’ agorafobia soffrono un attacco di panico e l’ansia è tale che alcuni preferiscono evitare assolutamente tali spazi che possano provocare angoscia. L’agorafobia non conosce un luogo specifico (come per esempio gli ascensori o gli aerei), ma è legata al fatto di sentirsi prigioniero in un contesto dove ci sono altre persone.
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