Prevenzione del tumore al seno: 10 argomenti per convincervi

Se viene diagnosticato in tempo, il cancro al seno può essere combattuto. Ecco perché la prevenzione è fondamentale, e non c'è scusa che tenga per rinunciare allo screening.

Il tumore al seno, se diagnosticato in tempo, riesce ad essere curato. Per prevenirlo, occorre effettuare dei controlli periodici molto importanti.


“Non ho tempo”

Vi manca il tempo? Non è una scusa: il test di screening del tumore al seno è rapido e va effettuato solo una volta ogni due anni. Potete organizzarvi in modo da effettuarlo prima o dopo il lavoro, senza dover sconvolgere i vostri impegni abituali. Inoltre, le regioni organizzano delle campagne di prevenzione per ricordare che è venuto il momento di sottoporsi a una mammografia: “mi sono dimenticata” non è una scusa valida.

“Ho paura del risultato” 

Piuttosto che avere una cattiva notizia, preferite non effettuare i test di screening. Non siete le sole ad aver paura, ma non pensare al cancro al seno non aiuta ad evitarlo, al contrario. Effettuare una mammografia di controllo ogni due anni permette di diagnosticare un eventuale tumore canceroso allo stadio iniziale. Curarlo in fase avanzata sarà molto più complicato. Non affidatevi ai sintomi: spesso il cancro evolve silenziosamente e la malattia si manifesta quando è ormai troppo tardi.

“Fare una mammografia è sgradevole”

La mammografia è una radiografia per cui è necessario comprimere i seni per poterne fotografare l’interno. Questa pressione può essere un po’ dolorosa ma dura solo pochi minuti e la sensazione svanisce molto rapidamente. Inoltre, non ci si deve sentire in imbarazzo: come un ginecologo, il medico esamina decine di pazienti a settimana, con lo scopo di curarle. Il suo sguardo è quindi puramente “medico”. Se invece quel che vi preoccupa è l’attesa prima dell’esame, perché non chiedere a qualcuno di accompagnarvi? Così potrete pensare ad altro invece di angosciarvi aspettando il vostro turno. 

“Ho uno stile di vita sano, la malattia non mi riguarda”

Avere una vita sana significa avere ottime probabilità di vivere a lungo e in buona salute. E dato che vi prendete cura della vostra salute, una mammografia ogni due anni è quel che ci vuole per completare le buone abitudini che avete già adottato. Senza contare che il fatto di prendersi cura di sé non esclude, purtroppo, il rischio di sviluppare un cancro. L'insorgere di un tumore è infatti dovuto a diversi fattori, genetici e ambientali, in parte ancora sconosciuti. Ecco perché il fatto di mangiare in modo equilibrato, di fare sport ecc. non vi dispensa da una mammografia.

“Non ho alcun sintomo”

Non avete mai avvertito alcun fastidio a livello del seno, nessun nodulo, nessun cambiamento d’aspetto, niente di niente. Non avete certo il profilo di una persona malata. Vi sentite in ottima forma, ma attenzione: all’inizio il cancro al seno può passare inosservato, senza provocare né affaticamento, né malessere e senza alcun sintomo fisico.  Nei primi mesi il cancro può svilupparsi in sordina, senza comportare sintomi di alcun tipo. La mammografia diagnostica è l’unico mezzo per identificare i tumori ad uno stadio così precoce. Un cancro diagnosticato precocemente, e ciò vale soprattutto per il cancro al seno, ha ottime probabilità di essere guarito con metodi meno invasivi rispetto a un cancro al seno già esteso. Non solo le probabilità di sopravvivenza sono migliori, ma le conseguenze (chirurgia, trattamenti farmacologici...) sono meno pesanti.

“Non so dove farla”

Potete effettuare una mammografia negli ospedali, presso il servizio di radiologia. Informatevi presso la vostra ASL, che potrebbe avervi già mandato la lettera con tutte le informazioni necessarie per il primo test.

“Alla mia età, è un problema che non mi riguarda” 

Lo screening del tumore al seno si rivolge in particolare alle donne tra i 50 e i 69 anni. È questa infatti la fascia di età più a rischio, in particolare dopo la menopausa. D’altro canto, anche prima dei 50 anni, è importante farsi seguire da un ginecologo, che potrà eventualmente proporvi una diagnosi individuale, in particolare se presentate fattori di rischio. Allo stesso modo, bisogna tenere la situazione sotto controllo anche dopo i 70 anni.

“Non si può fare nulla contro il cancro”

Contrariamente ad altri tumori maligni più difficili da curare, esistono metodi di cura molto efficaci contro il cancro al seno.  Sono stati fatti progressi straordinari negli ultimi anni, in campo diagnostico e terapeutico. Prima si diagnostica il cancro, più probabilità si hanno di combatterlo (il tasso di guarigione con diagnosi precoce sfiora il 90%), e con trattamenti meno invasivi.

“Mi faccio già seguire da un ginecologo, è sufficiente”

Vi prendete cura della vostra salute e consultate regolarmente il vostro ginecologo. Avete fiducia in lui, che vi conosce così bene. Partecipare a una campagna di prevenzione su scala nazionale vi sembra più “impersonale”. Anche se andare dal ginecologo resta fondamentale, dopo i 50 anni bisogna assolutamente sottoporsi a un esame radiografico, che sarà analizzato da due medici diversi: i risultati saranno quindi più affidabili.

“Non posso permettermelo”

Se vi affidate alle strutture pubbliche, la mammografia è gratuita per le donne tra i 45 e i 69 anni, ogni due anni. 

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