L'arte del bonsai

Il bonsai è un albero associato alla tradizione giapponese. In realtà, la sua storia affonda le radici in Cina. Da allora coltivare un bonsai, di qualsiasi specie, è diventata una vera e propria arte.

Dagli anni Sessanta del '900 il mondo intero si è iniziato ad interessare a questo strano tipo di coltura proveniente dal Giappone.


La storia del bonsai

Contrariamente a quanto si potrebbe credere, furono i cinesi i primi a coltivare alberi nei vasi a scopo puramente estetico, al tempo della dinastia degli Han (dal 206 a.C. al 220 d.C.). All’epoca venivano chiamati “penjing” che significa “la rappresentazione di un paesaggio in un taglio”. Tra il VI e VII secolo i monaci portarono il buddismo e l’arte del bonsai in Giappone. 

Se al giorno d’oggi i giapponesi sono rinomati in tutto il mondo per questo tipo di coltivazione, la prima mostra di bonsai a Tokio risale solo al 1914 e la coltivazione del bonsai fu riconosciuta come arte solo nel 1934. 

In Europa, fu durante la terza Esposizione universale di Parigi del 1878 che i giapponesi introdussero e presentarono i bonsai. Ma è a partire dagli anni Sessanta del '900 che il mondo intero comincia a conoscere questa nuova parola e questa singolare cultura.

7 consigli per comprare il primo bonsai

1) Comprate un bonsai che abbia già una sagoma, in un negozio specializzato, per essere certi che l’albero abbia già ricevuto le cure necessarie.
2) Fate attenzione ai falsi bonsai. Un albero in un vaso non è necessariamente un bonsai.
3) Assicuratevi che il bonsai sia ben radicato nel vaso, spostando delicatamente il tronco a destra e a sinistra. 
4) Guardate se l’albero presenta cicatrici visibili sul tronco. Se ne ha troppe, sceglietene un altro.
5) I rami devono essere distribuiti su tutta la lunghezza del tronco. Via via che si sale lo spessore dei rami dell’albero deve diminuire.
6) Il fogliame deve essere folto. È l’elemento che permette di determinare le condizioni di salute dell’albero. Naturalmente occorre valutarlo in funzione della stagione.
7) Prima di concludere l’acquisto chiedete consiglio al rivenditore sulle modalità di rinvaso e sui bisogni particolari della specie che avete scelto.

Le specie di bonsai

Le specie mediterranee o subtropicali
Bisogna riporle vicino a una finestra per sfruttare la luminosità, ma proteggerle dai raggi diretti per mezzo di una tenda velata. Durante l’estate, è bene mettere i bonsai all’aria aperta per esporli alla luce diretta. Un consiglio: per l’annaffiatura, aspettate che l’acqua si sia riscaldata, altrimenti l’albero rischia di raffreddarsi.

Le specie tropicali
Coltivare queste specie è un po’ più complicato, ma è possibile. Le temperature ottimali si situano, a seconda del tipo di bonsai, tra i 7 e i 24° C. Queste specie necessitano  però di un tasso di umidità e di una luce particolari: possono aver bisogno di 18 ore di luce al giorno e richiedere una serra.

Il vaso

Più che un semplice accessorio, il vaso è un elemento fondamentale nell’arte del bonsai, perché deve formare un insieme armonioso con l’albero. Per questo deve essere scelto in base alla sua altezza e robustezza. Se la proporzione non è rispettata il risultato è squilibrato, l’albero è poco stabile se il vaso è troppo piccolo, o non viene valorizzato se invece è troppo grande.

Come scegliere il vaso in funzione dell’albero?
- Per un albero eretto formale, scegliete un vaso rettangolare, ovale o rotondo e per un bonsai eretto informale, un vaso rettangolare, ovale o stondato.
Se il vostro albero è obliquo, prendete un vaso ovale o rettangolare.
Se il bonsai ha uno stile a cascata privilegiate i vasi rotondi, quadrati o stondati.
I bonsai a boschetto vengono valorizzati in un vaso rettangolare, ovale e soprattutto molto basso.

Le regole di base
La lunghezza del vaso deve essere pari a 2/3 dell’altezza dell’albero.
La larghezza deve misurare un po’ meno della distanza tra le estremità dei rami inferiori e quelle dei rami superiori.
L’altezza deve essere uguale al diametro del tronco nella parte più bassa.

Piccolo trucco: per i bonsai a cascata, l’albero va piantato dalla parte opposta rispetto al lato in cui scende.

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