I gesti giusti per combattere l’acne

L'acne è un problema dermatologico che può essere risolto con una buona igiene personale e dei trattamenti farmacologici ad hoc. Ecco come liberarsene e ritrovare una pelle perfetta.

L’acne e la pubertà

L’acne polimorfa giovanile è la forma più frequente di acne. Si manifesta attraverso l’apparizione di punti neri (i comedoni), di puntini rossi (le papule), di foruncoli purulenti (le pustole) o di microcisti. Comincia con l’inizio della pubertà, verso i 12 anni, e a volte prima, dai 7-8 anni. I primi foruncoli e punti neri appaiono sulla fronte e poi si diffondono sul viso, all’altezza delle guance e poi del mento. Dei foruncoli si formano anche sulla parte superiore della schiena.

L'acne, spesso di origine ormonale durante l'adolescenza, è causata da un eccesso di sebo che "tappa" i pori.


È così che si distingue una comune acne adolescenziale da un'acne già matura. All’inizio della pubertà, la maggior parte degli adolescenti ha qualche foruncolo sparso sulla fronte. Quando l’acne è tardiva e/o più grave, si osservano dei foruncoli anche sulla parte inferiore del viso.

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L'acne tardiva

Capita a volte che l’acne continui anche dopo la pubertà, intorno ai 17-18 anni. Ci sono molte spiegazioni a questo fenomeno. Innanzitutto la qualità della pelle che, se grassa, favorisce la comparsa di brufoli e comedoni. Poi c'è lo stress, spesso causa di uno sfogo acneico nelle persone adulte. Infine, anche i cosmetici e l'inquinamento ostruiscono i pori e provocano l'apparizione delle imperfezioni.

Nelle forme gravi, si possono notare dei foruncoli che si infettano e che aumentano di dimensioni in modo anomalo, fino a formare delle microcisti sotto la pelle. Non sono pericolose, ma a volte lasciano delle cicatrici molto visibili, soprattutto quando sono trattate troppo tardi.

Le cause dell'acne

Le cause dell'acne

La predisposizione genetica

Tutti, o quasi, hanno conosciuto il problema dell’acne. Un motivo c’è: questa malattia della pelle colpisce più dell’80% degli adolescenti, ragazze ce ragazzi. Di solito comincia verso i 12-13 anni, per sparire tra i 18 e 20 anni. 

A scatenare l'acne in età giovanile sono soprattutto gli ormoni, ma non bisogna sottovalutare l'ereditarietà. È più probabile avere una pelle a tendenza acneica se ci sono già altri casi nella propria famiglia.

Il sebo

L’acne si spiega anche con un disturbo della cheratinizzazione. La cheratina è una proteina degli strati superficiali della pelle. Si trova soprattutto nei peli, nei capelli e nelle unghie. Quando le ghiandole sebacee producono un eccesso di sebo che ostruisce i pori, rendendo grassi pelle e capelli. Il sebo in eccesso facilita anche la proliferazione dei microbi, il che causa l’apparizione dei punti neri, poi dei foruncoli caratteristici dell’acne.

Gli ormoni

Come abbiamo detto, l'acne è legata anche agli scombussolamenti ormonali tipici dell'adolescenza. I colpevoli sono gli ormoni maschili (in particolare il testosterone). E se anche le ragazze vengono colpite, ciò è dovuto al fatto che uno dei loro ormoni, il progesterone, si trasforma in ormone maschile.

Durante l’adolescenza le ghiandole sebacee che producono il sebo diventano eccessivamente sensibili al testosterone. Risultato, si mettono a secernere sebo in grande quantità, molto più del normale.

Consultare un dermatologo

In caso di acne molto leggera, una buona igiene e dei cosmetici adatti bastano. Anche se a volte, la gravità dell’acne non è proporzionale al fastidio provocato. Per i ragazzi e le ragazze meno sicuri di sé, anche due o tre brufoletti possono essere un problema. Per altri, invece, anche un'acne più violenta non è fonte di preoccupazioni.

Che sia un problema oggettivo o soggettivo, in questi casi, è meglio consultare un dermatologo.

Due soluzioni per liberarsi dell'acne

Esistono due tipi di trattamenti contro l'acne.

1) I trattamenti locali sono prescritti nei casi di acne moderata; in questi casi si usano:

- i retinoidi, sotto forma di crema o di gel da applicare sulle zone interessate. Il loro compito: agire sui “tappi” di cheratina che ostruiscono i canali d’evacuazione del sebo per ridurre i foruncoli e i punti neri.

- gli antinfiammatori, che uccidono i batteri che si nutrono di sebo causando le infezioni.

2) Gli antibiotici, prescritti nei casi di acne più grave, riducono la proliferazione dei microbi e le infiammazioni.

Attenzione, non prendete questo genere di trattamenti senza aver consultato un medico. Alcuni di questi farmaci, come il famigerato Roaccoutan®, possono avere degli effetti collaterali gravi.

Prendere la pillola per combattere l’acne

Pur avendo seguito scrupolosamente i consigli del vostro dermatologo, non siete riuscite a liberarvi dei brufoli. Forse l’acne è soprattutto legata ad una causa ormonale, quindi ad una quantità eccessiva di ormoni maschili. Per le ragazze, una possibile soluzione è prendere la pillola contraccettiva. In commercio ne esistono diversi tipi. Per trovare quella più adatta alle vostre esigenze, chiedete consiglio al vostro ginecologo.

Igiene, trucco... le buone abitudini

Per tenere l'acne sotto controllo ed evitare gli sfoghi, bisogna avere delle buone abitudini, ad esempio:

- Curare attentamente la propria igiene: pulire la pelle tutti i giorni, mattino e sera, con un prodotto non comedogenico o con un gel detergente speciale acne o speciale pelli grasse e terminare sciacquando bene per evitare le irritazioni.

- Inutile però lavare il viso dieci volte al giorno con l’idea di “sgrassare” la pelle. Volendo pulire troppo il viso aumenterete la secrezione di sebo, accentuerete l’infiammazione e, ancora peggio, ritarderete la cicatrizzazione.
   
- Dopo la pulizia bisogna asciugare il viso con un asciugamano morbido e pulito, evitando di strofinare troppo.

- Scegliete trucchi e prodotti cosmetici (per esempio, le creme idratanti) per pelli acneiche, non comedogenici (testati per non stimolare la produzione di punti neri) e senza alcol, venduti in farmacia e in parafarmacia. Per quanto riguarda i peeling, si possono fare due volte alla settimana per eliminare le pelli morte e le impurità a condizione che siano leggeri e che non si strofini troppo forte. Spesso è meglio scegliere un peeling chimico invece di uno meccanico.

- Lavatevi bene le mani prima di dedicarvi alle cure per il viso perché possono contribuire alla diffusione dei batteri. Anche i pennelli, le spugnette e gli altri accessori per il trucco vanno lavati.

- Per i ragazzi, si consiglia di usare un rasoio manuale a tre lame, nel senso del pelo, con una schiuma da barba non irritante e antisettica.

- Per finire, seguite il trattamento prescritto dal dermatologo con regolarità: condizione indispensabile per la sua efficacia. Non fermatevi ai primi segni di miglioramento: bisogna aspettare la fine della cura per vedere dei risultati duraturi.

I gesti che favoriscono i foruncoli e le cicatrici

Passiamo ai gesti da dimenticare!

- Non grattare o toccare i foruncoli per evitare di creare delle cicatrici. C’è una sola cosa da fare quando un foruncolo fa capolino: applicare una lozione antisettica per accelerare la cicatrizzazione.

- Non aggredire la pelle con delle soluzioni alcoliche.

- Non spalmarsi creme troppo grasse sulla pelle, per non aumentare la produzione di sebo.

- Evitare di esporsi al sole o, in ogni caso, prendere delle precauzioni per proteggersi perché l’esposizione solare peggiora l’acne, in particolare nel momento in cui l’abbronzatura comincia ad andare via, che è anche il momento di massima fioritura dei foruncoli. Nota bene: molti trattamenti anti-acne sono fotosensibilizzanti e quindi incompatibili con l’esposizione solare. Consultate il vostro medico per avere dei consigli mirati.

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