Isolare la casa dall’esterno

Volete isolare la vostra abitazione? L'isolamento dall'esterno è quello che proteggerà al meglio la casa dal punto di vista termico e acustico. E non è tutto: vediamo quali sono le sue prestazioni e come realizzarlo.

Isolare una casa permette di risparmiare energia.


Perché scegliere l’isolamento dall’esterno? 
L'isolamento dall'esterno è particolarmente efficace contro i ponti termici. Anche “un edificio ben isolato e con ottimi serramenti ben posati”, infatti, può essere soggetto a delle dispersioni di calore, che “aumentano i costi energetici, anche del 20-30%, e rovinano il comfort”, spiega Federico Sampaoli di espertoCasaClima. Su alcune superfici della casa, infatti, si può rilevare un abbassamento della temperatura “di 2-3°”.
Isolare un'abitazione dall'esterno permette non solo di eliminare i ponti termici, ma anche “di proteggere la casa contro gli sbalzi di temperatura” e di difenderla dal freddo e dal caldo; inoltre, consente “alle strutture protette di assorbire calore sul lato interno, quell'energia che noi stessi produciamo”, continua lo specialista. Insomma, questo sistema consente di risolvere in una volta il problema delle bollette e quello del comfort termico.
Un altro vantaggio: l'isolamento permette di proteggere l’edificio dall’usura del tempo, e quindi di ottimizzare il costo dei lavori. 
Infine, isolare i muri dall’esterno non richiede di sacrificare nessuno degli spazi abitabili, e durante i lavori potrete continuare ad usare tutte le stanze della casa. 

Come isolare la casa dall'esterno?
Uno dei procedimenti più diffusi è il cosiddetto cappotto termico. È un sistema “che contribuisce all'aumento di valore di ogni edificio solo ed esclusivamente se eseguito a regola d'arte”, sottolinea Federico Sampaoli. Si parla di “sistema” perché un cappotto “è composto di vari elementi: collante, rete, materiale isolante, rasante, tassello, finitura ecc.”.

L'esperto consiglia di usare “solamente sistemi certificati”, come gli ETICS (External Thermal Insulation Composite System),che sono stati approvati secondo linee guida europee e che hanno superato tutte le prove previste per ottenere l'ETA (l'Approvazione Tecnica Europea).

In che cosa consiste un cappotto termico? Per dirla in breve, si tratta di applicare ai muri dei pannelli isolanti, per poi ricoprirli con un rivestimento. Ci sono dei casi però in cui non è possibile usare questa tecnica, per esempio “quando le murature non sono così sane e asciutte come richiesto da un sistema a cappotto”, spiega Sampaoli. La soluzione è “la coibentazione dall'esterno con il termointonaco, spesso con doti deumidificanti e risananti”. In generale, però, le performance energetiche sono inferiori rispetto a quelle di un isolamento a cappotto.

Per quanto riguarda i materiali isolanti, ne esistono di diversi tipi. Tra i più diffusi ed economici c'è l'EPS (polistirene espanso sintetizzato o polistirolo). “Purtroppo i materiali più costosi sono anche i migliori e i più salubri”, puntualizza Sampaoli, secondo cui la fibra di legno si comporta molto meglio dell'EPS contro il caldo e contro i rumori esterni”. L'esperto consiglia di risparmiare eventualmente “sulle murature massicce”, ma di fare attenzione alla copertura.

Non dimenticate di preparare la facciata della casa pulendola a dovere e stuccando le eventuali crepe. Infine, prima di lanciarvi nella ristrutturazione, fate qualche ricerca: pianificate il lavoro e assicuratevi che i materiali che avete scelto siano certificati e conformi alle norme in vigore, anche quando vi rivolgete a un applicatore.

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