Hotel du Continent: un giro del mondo firmato Christian Lacroix

A Parigi, quando si parla di alberghi, c'è l'imbarazzo della scelta. Ma a più di un turista è capitato di ritrovarsi in una bettola dalla tappezzeria strappata e le scale scricchiolanti. Per fortuna esistono anche degli hotel design, come l'Hotel du Continent, situato a due passi dal Louvre e dalla Place Vendôme, nel pieno centro della Ville Lumière.

Questo albergo del XIX secolo, categoria 3 stelle, ha riaperto le porte all'inizio del 2014, dopo un restauro curato da Christian Lacroix. Non è la prima volta che il celebre stilista si trasforma in architetto e designer; e, anche questa volta, ha rispettato l'identità del luogo dandogli nuova vita con la sua creatività.

Chi dice continente dice viaggio, scoperta, folklore. Lacroix ha voluto conservare questa impronta, rivisitandola in chiave contemporanea. Il designer ha deciso di non concentrarsi su un continente, ma di esplorarli tutti e cinque. Anzi, tutti e sei, come i piani dell'edificio. “Avremmo potuto prendere in considerazione le due Americhe separatamente, quella del Nord e quella del Sud. Ma abbiamo preferito inventare una sesta terra, i Poli, Artico e Antartico”, ha dichiarato Lacroix.

L'esplorazione dei continenti è all'insegna della “distanza fantasista dei viaggiatori di una volta”, che nutrivano i loro racconti con leggende, favole e chimere.

Spazio alla fantasia dunque, e buon viaggio nell'Hotel du Continent!

Il Vecchio Continente ci propone un viaggio indietro nel tempo, tra XVII e XVIII secolo. La tappezzeria retrò, le tende damascate e la sedia Luigi XIII creano un mélange eclettico e raffinato. Dietro la grande testata del letto si dispiega una cartina vintage, un elemento ricorrente in tutte le stanze.

Questo piano non poteva che essere all'insegna del bianco e delle linee pulite. Ma l'impressione è tutt'altro che fredda. Merito, tra le altre cose, della morbida moquette beige che ricopre il pavimento, rendendo l'ambiente accogliente.

L'atmosfera è completamente diversa in questo piano, che è una vera e propria esplosione di colori. Le tende sono ricoperte da una stampa a foglie di un verde intenso, parte delle pareti e la scrivania sono dipinti di giallo, e la testiera del letto ha la sfumatura di un mango maturato al sole.

Christian Lacroix si rifiuta di ridurre un continente così vasto a un solo paese, e si ispira a tutte le influenze. Stampe uzbeke e giapponesi, decori persiani, arredi cinesi... il filo conduttore è il rosso, declinato in tutte le sue sfumature.

Anche qui si confondono le influenze di regioni diverse, dal bianco e blu del Marocco alle stampe floreali e animalier, che ci fanno viaggiare tra i Tropici e l'Equatore. Il pavimento in mogano e i toni scelti per le pareti danno agli spazi una dimensione misteriosa, ma accogliente.

Il viaggio termina qui, nell'America dei Sixties e dei Seventies. La moquette e le pareti sono ricoperti da motivi geometrici, colorati ma essenziali. La sedia di bambù dal cuscino leopardato aggiunge un tocco esotico all'insieme.